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Lago Moro: rimessa a nuovo la chiesetta di Sant’Apollonia

Sia che ci avventuri lungo la ripida strada che sale da Corna, sia che si scelga di fare una passeggiata dall’altrettanto ripido sentiero che giunge da Angolo Terme, la chiesetta Seicentesca di Sant’Apollonia rappresenta un crocevia obbligatorio per tutti coloro che decidono di passare una giornata all’aria aperta presso il Lago Moro. Terminati da poco i lavori di sistemazione del selciato in cubetti di porfido e seminato ad opera dell’Amministrazione comunale, che hanno conferito eleganza e valorizzato l’intero borgo, su incarico della parrocchia di Corna si è potuto intervenire al restauro dell’apparato decorativo esterno della chiesa, vero fulcro del paese. A dirigere i lavori Valentina Gaioni, a cui va anche il merito di aver richiesto e rendicontato i finanziamenti.

Un incidente occorso l’estate scorsa al portico anteriore, ai danni di un esile colonnetta, è diventato lo spunto per intraprendere uno studio accurato dell’intero edificio, in attesa da anni di essere rivalutato e delle risorse necessarie per il suo recupero. È così che, montati i ponteggi, si è potuto intraprendere il restauro approfittando del periodo estivo. Il costo complessivo dell’opera ammonta a 51.500 euro, di cui 2.500 euro provenienti dal bando per il restauro dei portali in pietra della Comunità Montana di Vallecamonica, 18.000 euro con un bando a fondo perduto della Fondazione Comunità Bresciana e 25.000 euro dal Fondo di Rotazione di Regione Lombardia.

“Una prima ricognizione di tutte le superfici fino al piano più alto del campanile ci ha subito stravolto i programmi – spiega Emanuela Montagnoli, restauratrice -, in quanto lo stato conservativo degli intonaci necessitava di un vero e proprio intervento di rimozione e rifacimento degli stessi, e questo non era previsto”. Con il coinvolgimento di tutte le parti interessate (direzione dei lavori, parroco, Soprintendenza) si è delineata la proceduta d’intervento per la rimozione delle parti ammalorate. Proprio durante questa operazione, sono emerse tracce di vecchie decorazioni, piccoli campioni dei colori originali seicenteschi, necessari nella scelta cromatica definitiva.

In contemporanea sono state rimosse le lastre collocate negli anni Sessanta alla base delle due facciate principali, che avevano provocato problemi di umidità all’interno della chiesa. “Abbiamo scelto le tinte basandoci sulle testimonianze e sulle nozioni storicizzate – continua Emanuela -. Poi, oltre ai programmati lavori di revisione dei tetti, sono stati restaurati gli affreschi del portico laterale e ripulito il dipinto sul timpano”. La chiesa di Sant’Apollonia ha potuto così essere riconsegnata a tutti quanti ivi transitano per godere di un po’ di pace contemplando la storia e la natura di questo luogo unico.

Francesco Moretti

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