Da sempre si sapeva che l’enorme accumolo degli scarti di guarnizioni
di gomma industriali per essere ignifughi, contenevano metalli ed
amianto e venivano gettati colpevolmente nel lago. Ora che l’Arpa ha
appurato la loro presenza e che l’acqua prelevata contiene amianto,
metalli, micro e nano plastiche, serve subito la loro rimozione.
Legambiente aveva depositato a tal proposito un esposto alla Forestale
di Sarnico già nel gennaio 2019. Il costo della rimozione, 2 milioni
di euro, non deve essere un pretesto per non decidere rapidamente
l’asportazione dell’enorme volume di gomma nelle acque di Tavernola.
Sorprende che l’assessore regionale all’Ambiente ,Giorgio Maione, ne
faccia un problema, quando anche quest’anno l’Autorità di Bacino del
Laghi d’Iseo Endine e Moro (Ente Regionale che gestisce il demanio del
lago) ha chiuso il suo bilancio con un milione di euro. Riceverà
inoltre 640 mila euro per investimenti nel 2024 e 190 mila euro per le
spese correnti. Serve ora una rapida decisione. I Comuni del G16
escano dal loro letargo e mettano la tutela ambientale del Sebino e
quindi le risorse a loro destinate dall’Autorità di Bacino al primo
posto delle loro attività.
Dario Balotta
presidente Legambiente basso Sebino