A un anno dalla 94ª Adunata degli Alpini a Udine e alle porte della 95ª, che quest’anno si terrà a Vicenza, martedì 7 maggio, alle 11, nell’auditorium della Biblioteca scientifica dell’Università di Udine, verrà presentato il volume “L’Adunata degli Alpini: valori, economia e sostenibilità. L’esperienza di Udine 2023” (Forum, Udine).
Il volume raccoglie i principali risultati di un ampio progetto di ricerca, realizzato in collaborazione con l’Associazione nazionale alpini, che esamina gli impatti dell’adunata nazionale sotto molteplici aspetti: economico, sociale, valoriale e ambientale. Lo studio, condotto da ricercatori del Dipartimento di Scienze economiche e statistiche dell’Ateneo friulano, illustra anche le caratteristiche uniche del modello organizzativo che sorregge la dinamica struttura dell’evento.
La presentazione del volume vedrà la presenza: del rettore, Roberto Pinton; del prorettore, Andrea Cafarelli; della coordinatrice scientifica del progetto, Cristiana Compagno; del presidente nazionale dell’Associazione nazionale alpini (Ana), Sebastiano Favero; del presidente sezionale di Udine dell’Ana, Mauro Ermacora. A spiegare i risultati della ricerca saranno Francesco Marangon, per gli aspetti economici e ambientali, e Laura Rizzi, per quelli sociali e valoriali.
«L’affresco tracciato dal volume – evidenzia Pinton – rende evidente l’ampia portata trasformazionale dell’adunata, evento in grado di produrre impatti positivi su territori e comunità che vanno ben oltre la semplice dimensione economico-monetaria».
«Si è trattato di un progetto di ricerca complesso e sfidante – spiega Compagno – dal quale è emerso uno studio capace di sintetizzare l’applicazione degli strumenti di analisi propria dell’Event management. Un lavoro interdisciplinare a cui hanno contribuito alcuni importanti studiosi dell’Ateneo.
«I risultati che andremo a presentare – sottolinea la professoressa – sono ricchi di spunti di riflessione in una molteplicità di ambiti, derivando da approfondite analisi multidisciplinari dell’evento, che spaziano dalla prospettiva economico-statistica, a quella ambientale, sociale, storica e di management».
Concorda nell’evidenziare la bontà del lavoro di ricerca anche il presidente dell’Ana, Sebastiano Favero, per il quale l’adunata «è un fenomeno trasversale, che coinvolge territorio, popolazione, cultura ed economia. Per questo un lavoro di ricerca come quello svolto dall’Università di Udine assume un’importanza fondamentale, perché con criteri rigorosi e scientifici definisce un ritratto globale dell’impatto di un’adunata sulle persone e sul loro ambiente. Uno strumento autorevolissimo che – sottolinea Favero – oltre a fornire riferimenti precisi diventa prezioso anche in prospettiva, per leggere le adunate in una chiave sempre più oggettiva».