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Nella notte tra il 28 ed il 29 giugno (festa dei Santi Pietro e Paolo) è usanza porre un contenitore riempito d’acqua su un prato o su un terrazzo e far colare nell’acqua un albume d’uovo. Al mattino seguente si dovrebbero trovare nell’acqua delle strutture, formate dall’albume, che ricordano le vele di una nave. In considerazione di come apparivano le “vele” si poteva trarre buono o cattivo auspicio di come sarebbe stata l’annata agraria. Il Santo, passando, avrebbe soffiato nel fiasco facendo apparire la sua barca.