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La tosse ai tempi di Covid19

La tosse è un meccanismo fisiologico di pulizia delle vie aeree che sfrutta un getto di aria ad alta velocità per eliminare dalle vie respiratorie, superiori o inferiori, sia le secrezioni catarrali in eccesso, sia eventuali elementi (polvere, irritanti chimici o biologici, corpi estranei) che occupano impropriamente i bronchi o la trachea e che con la loro presenza possono causare danno o irritazione.
La tosse è spesso un sintomo di patologie a carico dell’apparato respiratorio (tracheiti, bronchiti, polmoniti, pleuriti) di origine infettiva, provocate cioè da batteri o da virus come per esempio il virus influenzale o molti altri virus.
Ma molto spesso invece la tosse può essere il sintomo di patologie non infettive e quindi assolutamente non contagiose, che non interessano direttamente l’apparato respiratorio. In questo periodo di fioriture un po’ anticipate e ancor di più in primavera inoltrata è molto frequente la tosse di natura allergica che spesso si accompagna ad asma a starnuti a ripetizione e lacrimazione. E’ più frequente in primavera in quanto è più spesso scatenata dai pollini, ma può essere causata anche dalla polvere di casa (più precisamente dagli acari della polvere) ed in questo caso può essere presente tutto l’anno. Questo tipo di tosse, solitamente secca risente positivamente della aerosol terapia con soluzione fisiologica associata a cortisonici inalatori. Può essere utile anche un “rimedio della nonna” cioè i suffumigi con camomilla e bicarbonato che hanno un effetto lenitivo dato dalla camomilla, mentre il bicarbonato modifica il PH a livello della mucosa, rendendolo più basico, ostacolando quindi l’attecchimento dei germi.
Un’atra causa di tosse secca da patologia non infettiva e non contagiosa è la tosse da reflusso gastroesofageo. Questo tipo di tosse è il sintomo extra gastrico più frequente del reflusso gastroesofageo e non raramente rappresenta l’unico sintomo di questa patologia. Si tratta di una tosse fastidiosa, irritativa che si può associare a raucedine. Il trattamento di questo tipo di tosse, una volta diagnosticata, consiste nel trattamento del reflusso, che si basa su farmaci, come gli inibitori di pompa, che riducono nettamente l’acidità gastrica, con conseguente riduzione degli stimoli irritativi che provocano la tosse. Ma molto utili sono le abitudini comportamentali: non sdraiarsi per almeno 2 ore dopo i pasti, sollevare il letto dalla parte del cuscino di 10-15 cm.
Altra tosse non infettiva frequente è la tosse nervosa o psicogena che, una volta escluse le cause organiche, consiste in un disturbo psicosomatico, espressione di un disagio interiore della persona che ne è affetta. La tosse nervosa può essere dovuta a tensioni emotive inespresse, stati ansiosi, o di rabbia repressa nei confronti di situazioni personali o lavorative, difficoltà di adattamento a schemi o situazioni.
Qualunque sia la forma di tosse non infettiva, questa, in un periodo delicato e problematico come questo che stiamo vivendo, rende difficile la vita delle persone che ne soffrono, in quanto gli accessi di tosse allarmano i presenti che possono erroneamente considerare questi soggetti come delle possibili fonti di contagio. Inoltre coloro che soffrono di questi tipi di tosse, quando si trovano in presenza di altre persone, cercano di trattenerla fino al limite, ma questo spesso non fa altro che scatenare accessi tussigeni che allarmano ancor di più i presenti. Insomma in questo periodo, vita dura per gli sfortunati che soffrono di questi tipi di tosse. Come medico di MG vi posso poi dire che è cambiato anche il comportamento dei pazienti; in questi periodi in cui stiamo cercando il più possibile di limitare il numero di persone che stazionano in sala d’attesa, i pazienti non utilizzano più il classico colpo di tosse per segnalare la loro presenza, generando invece altri tipi di rumore per esempio pestando i piedi o fischiettando.

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