La sindrome del tunnel carpale (STC) è causata da una compressione del nervo mediano all’interno del tunnel carpale, delimitato su tre lati (inferiore e laterali) dalle ossa del carpo e sul quarto lato,superiore, da un legamento molto spesso chiamato Legamento Trasverso del Carpo. All’interno di questo canale decorrono , oltre al nervo, i tendini flessori delle dita.
La sindrome del tunnel carpale è più frequente nelle donne e si accentua in gravidanza ed in menopausa, probabilmente in relazione alla ritenzione idrica.
Le cause principali sono rappresentate da una tenosinovite dei tendini dei flessori, cioè una infiammazione dei tendini e delle loro guaine che creano una compressione del vicino nervo mediano.
Altre volte entrano in gioco patologie ossee, come gli esiti di vecchie fratture del polso, l’artrosi che provoca la formazione di osteofiti, cioè prominenze ossee che possono restringere il tunnel carpale, oppure patologie infiammatorie articolari come l’artrite reumatoide.
Tra i fattori favorenti entrano in gioco anche scorrette posture, soprattutto notturne, con schiacciamento del polso e soprattutto un prolungato uso del mouse.
Esistono poi delle lavorazioni a rischio per la sindrome del tunnel carpale, tanto che è stata, piuttosto recentemente, considerata come possibile malattia professionale.
Nella circolare 81 del 27/12/2000,infatti, l’INAIL istruisce le proprie sedi alla corretta trattazione delle patologie da sovraccarico biomeccanico, tra cui inserisce la sindrome del tunnel carpale.
I settori nei quali più frequentemente si riscontra la patologia sono: l’edilizia, l’alimentare, il calzaturiero, il manifatturiero, l’elettronico, il tessile. Rientrano, poi, anche i cuochi, chi confeziona pacchi, chi sposta oggetti pesanti e chi fa un lavoro sedentario, ma utilizza molto la tastiera del PC e il mouse.
A seconda del grado di compressione e relativa sofferenza del nervo mediano si distingue una sintomatologia iniziale caratterizzata da parestesie (formicolii, dolori simili a punture di spilli o aghi), a carico del palmo della mano e della superficie palmare del 1,2 ,3 dito e del lato radiale del 4 dito, prevalentemente notturne, che spesso impediscono il sonno. È possibile che il dolore alla mano e al polso possa trasmettersi anche a tutto l’avambraccio.
I dolori si manifestano soprattutto di notte e la mattina presto, quando il polso è in flessione, posizione che più di ogni altra aumenta la pressione all’interno del canale carpale aumentando i sintomi.
Successivamente può comparire una perdita progressiva della sensibilità, una riduzione della forza e, quindi, una debolezza diffusa della mano.
Caratteristico è il segno di Tinel che consiste in una scossa diffusa alle prime tre dita, scatenata dalla percussione della zona centrale del polso.
La diagnosi sicura di sindrome del tunnel carpale si ottiene con la elettromiografia,un esame che permette anche di valutare la gravità della sindrome e l’entità della compromissione del nervo mediano. Consiste nell’ inserire degli elettrodi con aghi sterili e sottili nei muscoli innervati dalle terminazioni nervose,valutando così l’entità del rallentamento dello stimolo nervoso lungo il decorso del nervo.
La terapia risolutiva è quella chirurgica e consiste nella neurolisi del nervo mediano.
Si pratica una piccola incisione a livello del palmo della mano accedendo quindi al tunnel carpale facendo spazio intorno al nervo mediano.
L’intervento è di breve durata e viene praticato ambulatorialmente, in anestesia locale.
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