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La rete delle pietre d'inciampo: due comunità si incontrano

La rete delle pietre d’inciampo: due comunità si incontrano

È stato l’incontro di due storie e anche di due comunità, quello che si è svolto sabato 1° giugno a Schilpario, grazie alla collaborazione tra la locale amministrazione comunale, l’Anpi di Melzo, Isrec e la Biblioteca “Di Vittorio” della CGIL di Bergamo (foto).

Le storie sono quelle di Simone Agoni (1925–1944) e di Domenico Virginio Dossi (1909-1945), entrambi deportati nel campo di concentramento di Kahla in Germania, costruito su decisione di Hermann Göring nella primavera del 1944 e destinato alla produzione di armi, in particolare di aerei da caccia.

L’iniziativa è stata ospitata nella biblioteca di Schilpario. I partecipanti hanno ascoltato le vicende vissute da Simone Agoni, giovane minatore di Schilpario che, temendo di essere mandato in guerra, si era unito ai suoi compagni rastrellati dai tedeschi nell’aprile 1944 e, da Virginio Dossi, operaio della Pirelli, residente a Melzo, sposato e in attesa di una bambina. Forse anche per questo sognava un mondo di pace e partecipò agli scioperi del marzo 1944.

Per Simone e per Virginio i rispettivi Comuni di provenienza hanno posato una pietra d’inciampo.

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