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La qualità della vita dei bresciani. La racconta una ricerca del Giornale di Brescia

Dietro la definizione di «Qualità della vita» c’è tutta una serie di valutazioni che guardano  all’insieme degli aspetti della vita, assumendo l’idea che il livello, appunto, di qualità della vita dipende dal grado di soddisfazione di specifici bisogni individuali e collettivi.  Alla base ci sono 28 indicatori: un lavoro certosino che mette a nudo i bresciani, a cura del ricercatore Elio Montanari.

Dalle Valli alla Bassa, passando per il Garda e il Sebino, la nostra provincia è quindi scandagliata da ogni punto di vista, ogni aspetto della vita dei Bresciani è stato messo sotto la lente. Nulla è sfuggito.

I numeri possono raccontare la complessità della realtà? La (logica) matematica si trascina dietro un’incompetenza di fondo. Ma questo non ne sminuisce l’importanza. Anzi. In un mondo sempre più veloce e ingarbugliato, i numeri sono un’ancora per interpretare la realtà. Per contarsi e raccontarsi

Le analisi statistiche  raccontano il territorio bresciano da tante prospettive diverse. Misurano i fenomeni e pesano i problemi. Cercano di rendere accessibile la complessità delle nostre comunità

Dall’osservazione di sette indicatori, la qualità della vita è mediamente migliorata in tutti i 33 comuni bresciani con più di 10mila abitanti. Se siamo tutti più felici, più benestanti, più garantiti e sicuri è tutta un’altra storia.

(Presto sulGiornale di Brescia)

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