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LA PROVINCIA DI BRESCIA PER LA SICUREZZA STRADALE “QUANDO GUIDI POCHE STORIE”

La Provincia di Brescia rinnova il suo impegno per la sensibilizzazione ai temi della sicurezza stradale. La nuova campagna, promossa con l’Associazione Condividere la Strada della Vita e con l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, è focalizzata sulla prevenzione della distrazione mentre si è alla guida, tra le prime cause di incidenti stradali.
I numeri che riguardano la nostra provincia sono ancora preoccupanti. L’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile prevede un dimezzamento del numero di morti sulle strade entro il 2030. Dove siamo ad oggi rispetto a questo obiettivo? Facendo riferimento al 2019 (anno precedente alla pandemia) i decessi per incidente stradale risultano in calo, in UE27 -26,4%, in Italia: -2%, in Lombardia: -6,7%, in provincia di Brescia -25,6%, un valore che si allinea con la performance europea, migliore del dato nazionale e regionale. Sempre in provincia di Brescia, la riduzione degli incidenti stradali con conseguenze mortali dal 2021 (65 decessi) al 2023 (61 decessi) è stata del 16%. Dal primo gennaio a ieri, nel bresciano, si sono contate 52 vittime, in 50 incidenti stradali, rispetto alle 61 registrate complessivamente lo scorso anno.
Siamo ancora lontani dall’obiettivo che viene prefissato a livello Comunitario e nazionale di dimezzare il numero delle vittime nel decennio 2021- 2030. L’Italia è dotata di un Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS) che, nel quadro europeo della “VISION ZERO”, propone un sistema gerarchico di obiettivi, declinati alle categorie di utenza: ad esempio per i motociclisti pone l’obiettivo di ridurre la mortalità del 55% nel decennio 2021- 2030.
Quella dei motociclisti rappresenta anche per la provincia di Brescia una delle maggiori categorie a rischio considerato che sono 62 i motociclisti morti dal 2021.
Occorre considerare che, con riferimento alle cause degli incidenti, il comportamento del conducente ne costituisce causa (o concausa) in oltre il 90% dei casi. Le altre due componenti di base del “sistema guida”, e cioè il veicolo e l’infrastruttura, risultano essere molto meno critiche in termini di numerosità degli incidenti occorsi. Per ottenere quindi una robusta diminuzione degli incidenti stradali, è dunque necessario intervenire con decisione sul comportamento umano.
Ecco perché, accanto all’attività di gestione, di manutenzione e di sviluppo della rete stradale, la Provincia di Brescia crede fortemente nella promozione di campagne di sensibilizzazione sul tema della sicurezza stradale.
Per l’impostazione di attività di sensibilizzazione sono stati analizzati i dati forniti dall’Osservatorio della Sicurezza Stradale della Provincia di Brescia, che opera in tempo reale grazie al supporto e alla condivisione del dato con la Polizia Stradale.
Tra le 52 vittime contate dall’inizio dell’anno, nella fascia d’età 16-24 anni si sono registrate 10 vittime: 4 automobilisti e 6 motociclisti.
Si segnalano, poi, nel triste conteggio generale, 6 pedoni, 4 ciclisti, 18 conducenti e/o passeggeri di mezzi con due ruote a motore (motocicli e ciclomotori): tali utenti, definiti “utenti deboli della strada” proprio perché in caso di collisione con un altro mezzo risultano più vulnerabili, rappresentano ben oltre la metà delle vittime su strada attestandosi ad un valore percentuale pari al 54% rispetto al totale.
Dati che hanno imposto alla Provincia di Brescia un impegno innanzitutto morale e civile per approntare tutte le attività che possano incidere sulla cultura della sicurezza stradale, inclusa l’educazione stradale nelle scuole portata avanti dall’Associazione CONdividere la Strada della Vita e con l’Associazione Familiari e Vittime della Strada.
“Tutti noi ci siamo abituati ad affrontare la frenesia dei nostri giorni esercitando un costante multitasking. In questo le tecnologie multimediali e la comunicazione via social offrono un supporto molto efficace: siamo abituati a parlare al telefono e allo stesso tempo controllare le e-mail, fare la spesa o il bucato, controllare la nostra immagine nello specchio, cercare una ricetta per la cena e così via. Per i ragazzi, che sono la prima generazione che non conosce un mondo senza Internet e lo smart phone, il multitasking è una sorta di automatismo per cui è quasi impensabile fare una cosa sola per volta, soprattutto rinunciando alla possibilità di restare in contatto con i coetanei. È quindi comprensibile che quando si mettono alla guida, i nostri giovani non diano affatto per scontato che sia indispensabile disporsi ad annullare le comunicazioni, anche solo con un rapido messaggio vocale, e mettere da parte il multitasking per focalizzarsi unicamente sulla strada”. (S. Bignamini)
“Hai tutta la vita per distrarti non farlo in auto”. E ancora “Hai tutta la vita per distrarti non farlo in moto”.
La campagna, sviluppata attorno ai due principali mezzi di trasporto, auto e moto, è un invito a concentrarsi quando si guida, anche e soprattutto nella quotidianità, nei tragitti classici casa-lavoro, perché è in quei momenti di routine che abbassiamo la concentrazione. È un richiamo alla responsabilità: guidare è difficile perché le distrazioni sono infinite, non complichiamo ulteriormente la pratica. Non serve. Guidare, soprattutto nel frenetico mondo contemporaneo, non può essere un’azione passiva: richiede la nostra attenzione.
Secondo l’impostazione data dalla psicoterapeuta dott.ssa Bignamini dell’Istituto Minotauro (Milano), diversamente dalle campagne sulla sicurezza stradale più conosciute, si è evitato un linguaggio minaccioso e crudo che facilmente muoverebbe nei ragazzi difese di evitamento e negazione: non serve impressionare per sensibilizzare.
L’iniziativa di quest’anno, è stata concepita come rielaborazione delle tematiche sulla distrazione alla guida, già proposte nel 2023. Come per l’anno passato, la novità di questo tipo di campagne consiste nella formulazione dei contenuti in formato digitale, da divulgare attraverso i canali social.
La nuova campagna è stata presentata alla vigilia della “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada” promossa dall’ONU, che cade ogni anno la terza domenica di novembre (quest’anno domenica 17 novembre 2024) e sarà diffusa online, tramite il portale istituzionale della Provincia di Brescia, i suoi canali social (Facebook, Instagram e Twitter) e il portale di promozione degli eventi sul territorio, oltre che anche attraverso animazioni video per Youtube, online tramite il catalogo della Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese (OPAC) e i suoi canali social, sui portali istituzionali della rete scolastica bresciana delle scuole di Secondo grado, pubbliche e paritarie, e sui rispettivi canali social, e ancora online, sui portali istituzionali e social dei Comuni della provincia di Brescia. Le locandine della campagna saranno affisse anche nelle 240 biblioteche della Rete Bibliotecaria Bresciana, coordinata dalla Provincia di Brescia, nelle sale di lettura cittadine e nelle sale studio universitarie.

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