“Da sempre Regione Lombardia sostiene che la tutela e la promozione della montagna passa attraverso la valorizzazione delle sue professioni. Con questo regolamento assicuriamo un livello più elevato di competenze di cui beneficeranno tutti gli utenti, con uno sguardo particolare al turismo estero, e normiamo l’accesso alle professioni dei maestri sci, delle guide alpine e degli accompagnatori di media montagna“. L’ha spiegato l’assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi annunciando l’approvazione da parte della Giunta, su sua proposta, del Regolamento di attuazione della legge regionale 1 ottobre 2014, la numero 26, con ‘Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell’impiantistica sportiva e per l’esercizio delle professioni sportive inerenti alla montagna’.
NORME PER LE AREE MONTANE – “Il regolamento approvato – ha detto l’assessore Rossi – intende dare attuazione agli aspetti specifici concernenti le aree sciabili, quelle attrezzate, le piste e le regole di comportamento da osservare richiamando anche norme statali e regionali correlate al fine di consentire agli operatori interessati un’efficace ricostruzione e interpretazione della normativa di riferimento”.
IL REGOLAMENTO: 47 ARTICOLI, IN 8 CAPI – Il regolamento consta di 47 articoli ripartiti in 8 Capi. Con riferimento alle professioni della montagna, il Capo II, comprendente gli articoli da 1 a 7, è dedicato ai maestri di sci, il Capo III, articoli da 8 a 15, è riferito alle guide alpine-maestri di alpinismo e aspiranti guide alpine, mentre il Capo IV, articoli da 16 a 21, riguarda gli accompagnatori di media montagna.
LE NOVITÀ – “Rispetto al regolamento vigente – ha affermato l’assessore – quello nuovo ha il pregio dell’intento di assicurare un livello più elevato di competenze per l’accesso alle professioni”. “In particolare, per i maestri di sci, nell’articolo 5, concernente la composizione delle commissioni, sia per le prove attitudinali, che per l’esame di abilitazione – ha aggiunto – è previsto l’incremento da uno a tre del numero degli istruttori nazionali Fisi designati dal Collegio regionale d’intesa con la Fisi. Inoltre – ha evidenziato l’assessore – è stata inserita nei corsi di formazione (articolo 3) e nella composizione delle commissioni di esame (articolo 5), anche la verifica della conoscenza del livello d’inglese A2. Tale previsione riguarda anche i corsi di formazione e le commissioni di esami attitudinali e di abilitazione per le guide alpine-maestri di alpinismo e aspiranti guide alpine e gli accompagnatori di media montagna”.
LE SCUOLE DI SCI – Il Capo V contiene gli articoli 22 e 23 e concerne rispettivamente i requisiti funzionali delle scuole di sci e delle scuole di alpinismo e di sci-alpinismo e le relative procedure di verifica. In tale ambito riveste rilievo il comma 3 dell’articolo 22 in tema di scuole di sci che prevede la possibilità di affiancare ai maestri di sci dimostratori tecnici in possesso di cognizioni specifiche per l’insegnamento a persone diversamente abili.
MOUNTAINBIKING – Il Capo VI, denominato aree sciabili, aree sciabili attrezzate e piste, include gli articoli da 24 a 40 e contiene la disciplina che l’articolo 13 comma 13 della legge regionale 26/2014 richiede sia definita con regolamento. In termini di novità, rispetto alla disciplina vigente, c’è l’articolo 32, sul ‘Mountainbiking’, che disciplina l’utilizzo delle aree sciabili attrezzate e delle piste di sci nei periodi estivi per la discesa con le bici da mountain-bike. La norma potrebbe favorire la crescita del turismo in bici, che ha visto un notevole sviluppo negli ultimi anni a livello europeo.
REGOLE COMPORTAMENTALI – Il Capo VII introduce le regole comportamentali specifiche rispetto alle previsioni generali contenute nella legge 363/2003 e nell’allegato 2 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 20 dicembre 2005 sulla segnaletica che deve essere apposta nelle aree sciabili attrezzate.
LEGGE 26 BUONA BASE, ORA ANCHE MIGLIORE – “Con questo regolamento – ha concluso l’assessore Rossi – Regione Lombardia permette al mondo sportivo di fare un ulteriore passo avanti nella partica e nella fruizione, anche con maggiore sicurezza e con attenzione al turismo straniero. La legge 26 è giù una buona base, con questo regolamento sarà tra le più avanzate in Italia”.