Tribunale Bergamo

La maggiorazione per lavoro supplementare si può cumulare a quella notturna

Il Tribunale di Bergamo sezione lavoro ha accolto il ricorso di una lavoratrice, assistita dall’avvocato Andrea Pesenti e dalla Filcams Cgil di Bergamo, contro Coopservice, riconoscendo il diritto alla cumulabilità della maggiorazione del 28% per il lavoro supplementare con quella del 30% per il lavoro notturno.

La ricorrente, dipendente con contratto part-time dal 2021, ha dimostrato di aver sempre in realtà lavorato a tempo pieno, quindi con un sistematico utilizzo del lavoro supplementare, senza però godere in busta paga della relativa maggiorazione del 28% prevista dal contratto Multiservizi

La società, che si occupa anche delle pulizie in aeroporto, ha rigettato la richiesta, sostenendo che questa maggiorazione non fosse cumulabile con quella del lavoro notturno (30%).

La giudice Francesca Possenti ha accolto l’interpretazione del sindacato: secondo il Tribunale infatti le due maggiorazioni servono a compensare due disagi differenti, e che quindi debbano essere entrambe riconosciute. Coopservice è stata quindi condannata a corrispondere alla lavoratrice la somma di 2.841,67 euro e al pagamento delle spese legali.

“Per l’ennesima volta viene confermata l’importanza del contratto nazionale – commenta Cristina Guerinoni – a oggi in fase di rinnovo, e che la sua interpretazione non è un’esclusiva delle parti datoriali. Il settore delle pulizie è pieno di part time involontari, di cui sono vittima soprattutto le lavoratrici, con retribuzioni spesso non adeguate. Un caso come questo fa emergere la necessità di consolidare gli orari e di garantire maggiore stabilità ai dipendenti. Invitiamo i lavoratori e le lavoratrici del settore che si trovassero in una simile situazione a venire nelle nostre sedi per verificare le loro buste paga”.

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