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La Digos individua ragazza bresciana affiliata all’Isis: è stata bloccata dagli agenti della Questura di Brescia su ordine del pm Silvia Bonardi.

Martedì 7 giugno la Digos ha condotto un’operazione dopo aver individuato e identificato una donna che voleva raggiungere la Siria per arruolarsi nel sedicente Stato islamico, nell’Isis. Si tratta di una bresciana, figlia di un imprenditore, che nel 2010 si è sposata attraverso il rito islamico con un tunisino di 30 anni. Poi il legame era stato confermato con il rito civile nel 2015 quando la donna era stata convinta dal marito a sostenere la confessione religiosa dell’Islam. Da quel momento la donna, che fa parte di una buona famiglia, ha iniziato a girare per Brescia indossando il burka. Poi la svolta. Dalla fine del 2015 scrive sul web della volontà di andare in Siria. Una comunicazione, pubblicata a più riprese, che non è passata inosservata agli occhi delle forze dell’ordine bresciane. Per questo motivo la Digos della questura è entrata in azione bloccando la donna. Negli stessi momenti il ministero dell’Interno ha disposto l’espulsione, per dieci anni, del marito dall’Italia. L’accusa per l’islamica, nell’inchiesta condotta dal pubblico ministero Silvia Bonardi, è di arruolamento con finalità di terrorismo.