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La coltivazione del gelso in Valle Camonica. Si va verso il recupero di una tradizione che sembrava persa

Sono già partite da tempo le attività per creare aree adibite alla coltivazione del gelso e dell’allevamento dei bachi da seta, tra cui un gelseto collezione che raccolga molteplici varietà e un allevamento di bachi nella sede del Cfp Marcolini, gestiti dagli studenti.. Nei mesi scorsi è stata portata avanti una prima sperimentazione, con gli studenti dei corsi Allevamento, Agricolo e Sartoriai, guidati dai docenti Marco Cicci ed Elena Maiocchi, che si sono cimentati nella gestione di un piccolo allevamento e nella coltivazione di alcune piante nella scuola a Breno. È il nuovo progetto della fondazione Scuola cattolica di Vallecamonica, finanziato dalla Comunità bresciana e sostenuto dalla Comunità montana con il coinvolgimento dell’Associazione produttori agricoli Valcamonica Apav e di Crea, Centro di ricerca agricoltura e ambiente di Padova.

Si vuole valutare l’opportunità di sviluppare un’attività agricola e artigianale che si è ormai persa in Valcamonica: la coltivazione di piante di gelso e l’allevamento dei bachi da seta, per il recupero, la valorizzazione e la diffusione del patrimonio storico, culturale e ambientale della gelsibachicoltura. La comunità locale sarà invitata a segnalare la presenza di piante storiche di gelso, così da permetterne la mappatura e la replicabilità in un impianto la cui realizzazione completa avverrà nei prossimi due-tre anni. L’ambizione è il recupero completo della filiera.

La coltivazione del gelso e l’allevamento del baco da seta erano diffusi sino a qualche decennio fa in Valle, dove si trovano ancora alcuni esemplari di gelso, e ricoprivano un ruolo significativo nella storia ed economia agricola del territorio camuno.

Il progetto sarà illustrato giovedì alle 20.30 nella fondazione Scuola cattolica a Cemmo dall’esperto Alessio Saviane di Crea (prenotazioni 366.3139389).

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