La riforma delle Province, avviata nell’aprile del 2014 dalla Legge Delrio e poi naufragata con il referendum costituzionale del 2016, ha causato un impoverimento del patrimonio degli enti provinciali in termini di risorse finanziarie e, soprattutto, di risorse umane qualificate. Nonostante le difficoltà, la Provincia di Brescia ha cercato di ricoprire al meglio il proprio ruolo di Ente di Area Vasta al servizio dei Comuni, in particolare in tre ambiti: l’innovazione tecnologica, il reperimento di finanziamenti pubblici e gli appalti pubblici. Relativamente agli appalti pubblici, nel febbraio del 2015 il Consiglio Provinciale ha deliberato la nascita della Stazione Unica Appaltante (“SUA”), divenuta poi operativa nell’ottobre del medesimo anno con l’adesione dei primi Comuni che avevano sottoscritto un’apposita convenzione per l’esercizio di funzioni in forma associata.
Nel gennaio del 2018, al fine di rispondere adeguatamente alle numerose richieste dei Comuni aderenti, la Provincia di Brescia e le Comunità Montane della Valle Camonica, della Valle Trompia, del Sebino Bresciano e del Parco Alto Garda Bresciano, (quest’ultima uscita nel 2020), nell’ottica di ottimizzare le proprie risorse mettendo a sistema le proprie esperienze e conoscenze nel settore degli appalti pubblici, hanno costituito la “Centrale Unica di Committenza – Area Vasta Brescia” (CUC). Nel medesimo anno la Provincia di Brescia ha ottenuto l’iscrizione nell’apposito elenco detenuto dall’ANAC quale “Soggetto Aggregatore”: l’Ente provinciale entrava a far parte delle 35 Centrali di Committenza qualificate ad operare a livello regionale al pari di Consip, della Città Metropolitana di Milano e dell’Azienda Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti (ARIA) della Regione Lombardia.
“Gli obiettivi che si pone la CUC – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Brescia, Emanuele Moraschini – sono sì quello di ottimizzare le procedure di gara, programmare centralmente gli approvvigionamenti, aggregando quindi le richieste di acquisto di lavori, servizi e forniture, nell’ottica della razionalizzazione della spesa pubblica in materia di appalti, ma senza spersonalizzare e standardizzare i fabbisogni espressi dai territori che si rivolgono al nostro Ente.”
Un successo che in termini numerici potrebbe riassumersi al 30 giugno scorso in:
n. 202 Enti convenzionati alla CUC appartenenti a ben sette province lombarde ossia le province di Brescia, Bergamo, Cremona, Lodi, Milano, Mantova e Sondrio;
n. 1.595 procedure di appalto espletate di cui n. 1.399 aggiudicate;
€ 3.136.841.811 (al netto di IVA) quale volume d’affari messo a gara
“La CUC – ha dichiarato la Consigliera delegata all’Assistenza e Supporto Enti Locali, Caterina Lovo Gagliardi – è un servizio di valenza sovra-provinciale, di elevato livello qualitativo come dimostra la bassissima percentuale di ricorsi e le tempistiche molto contenute nell’espletamento delle procedure di gara. Un servizio di qualità, come attestato anche dalla certificazione di qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:2015 conseguita nel 2017 ed ancora vigente e consolidata nell’organizzazione della CUC secondo i requisiti cogenti in materia dell’anticorruzione e della trasparenza. Un servizio che si è rilevato fondamentale per gli Enti aderenti anche e soprattutto per l’attuazione degli investimenti PNRR nei territori provinciali in tutti gli ambiti di intervento: strade, infrastrutture, scuole e edifici direzionali.”
Dall’avvio del piano PNRR sono state espletate n. 206 procedure di appalto a favore di n. 87 Comuni per un importo complessivo di oltre 208 milioni di euro (al netto di IVA).
Un processo in continuo miglioramento anche grazie alla sinergia tra gli Uffici dell’Ente Provincia e tra la Provincia e i Comuni: una rete di dipendenti esperti nei rispettivi ambiti (amministrativi, tecnici, informatici, ecc.) delle varie Amministrazioni che rappresenta il valore aggiunto delle aggregazioni. Un sistema dinamico al passo con i tempi e pronto a raccogliere le nuove sfide tra le quali il nuovo Codice dei Contratti Pubblici, entrato in vigore dal 1° luglio scorso, che ha introdotto il regime di qualificazione delle Stazione appaltanti e Centrali di Committenza. Rispetto a questo punto, la CUC Area Vasta Brescia è qualificata di diritto e può operare negli affidamenti degli appalti pubblici senza limiti di importo.