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insonnia

L’insonnia

Col termine insonnia si intende la difficoltà nel prendere sonno e nel mantenerlo, quindi una qualità ed una quantità di sonno non sufficiente a consentire un efficace recupero fisico e psichico, tanto che ne possono risentire, durante la giornata, la memoria, la capacità di apprendimento e la performance fisica.

Si distinguono principalmente 2 fasi di sonno : il sonno REM ed il sonno non REM. Il sonno REM è così chiamato perchè è caratterizzato da rapidi movimenti oculari (Rapid Eye Movements) oltre che da irregolarità del ritmo cardiaco e respiratorio e da variazioni della pressione arteriosa. In questa fase del sonno compaiono anche i sogni. la fase non REM è contraddistinta da 4 stadi, durante i quali il sonno diventa progressivamente più profondo. I primi due stadi sono, rispettivamente, l’addormentamento e il sonno leggero. Al terzo stadio, inizia la fase di sonno profondo, che raggiunge il suo culmine al quarto stadio. È soprattutto in quest’ultimo momento che l’organismo si rigenera. L’insonnia è una patologia molto frequente e lo diventa ancor di più con l’aumentare dell’età. Si parla di “insonnia iniziale” quando è presente una difficoltà nell’addormentarsi, di “insonnia centrale” quando il sonno non è continuo ed il soggetto è disturbato da continui risvegli, di “insonnia terminale” quando il risveglio mattutino è precoce. L’insonnia si distingue anche in transitoria, quando la sua durata è compresa tra pochi giorni e 2 settimane e cronica quando dura mesi o anni Per combattere l’insonnia è fondamentale una corretta igiene del sonno. Vediamo quindi una serie di consigli per migliorare il sonno che potremmo definire come il decalogo del sonno. 1)Cercare di andare a dormire e di alzarsi dal letto sempre alla stessa ora anche se di notte si è dormito male. 2) Andare a letto quando si è assonnati. 3)Evitare il sonnellino pomeridiano. 4)Fare esercizio fisico durante la giornata. 5)Evitare l’esercizio fisico durante le ore serali. 6)Limitare il consumo di bevande eccitanti come il te, il caffè e la coca cola. 7)Evitare pasti serali eccessivi. 8)Bere una tisana calda prima di andare a letto: attenzione però perchè aumentare la concentrazione di una tisana non ne aumenta l’efficacia, per esempio, bere una camomilla calda può favorire il sonno, una camomilla troppo concentrata invece può ottenere l’effetto conrario, ci può agitare, aggravando l’insonnia. 9)Evitare il fumo nelle ore serali. a dire il vero il fumo andrebbe sempre evitato. 10) Dormire in una camera il più possibile protetta dai rumori e dalla luce e se ci si sveglia e non si riesce a riaddormentarsi, evitare di insistere nel cercare di prender sonno ed invece fare un giro per casa.
Quando, nonostante tutti questi accorgimenti, l’insonnia persiste può essere indicata una terapia. Prima però di assumere farmaci ipnoinduttori, è meglio rivolgersi a integratori contenenti sostanze naturali in grado di favorire il sonno come: la valeriana, l’escolzia, la melissa ed altre erbe. Un’altra sostanza che può essere utile per favorire il sonno è la melatonina. Si tratta di un ormone prodotto dall’epifisi o ghiandola pineale, che si trova alla base del’encefalo, che regola il ritmo sonno veglia e la cui produzione aumenta nelle ore serali. La melatonina trova in commercio sotto forma di gocce, o compresse ed è un integratore che non necessita di ricetta medica. I farmaci ipnoinduttori veri e propri invece necessitano di ricetta medica e vanno riservati alle forme di insonnia gravi ed episodiche. Meglio invece evitare una loro somministrazione continuativa, in quanto possono dare dipendenza e tolleranza richiedendo cioè un progressivo aumento di dosaggio del farmaco per mantenere lo stesso effetto. Sono tra i farmaci in assoluto più abusati.

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