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E’ questo il parere di Roberto Perico, Responsabile della Divisione Credito Bergamasco del Banco Popolare di fronte al 2016 EU wide stress test condotto dall’European Banking Authority (EBA), in collaborazione con Banca d’Italia, la Banca Centrale Europea (BCE), la Commissione Europea (CE) ed il Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (ESRB).

L’immagine del Banco Popolare, con il Credito  Bergamasco, esce sicuramente rafforzata da questi stress test. Già nel 2014 avevamo fatto bene, posizionandoci tra i migliori. Quest’anno anche nell’ipotesi catastrofica prevista dal cosiddetto scenario avverso, conserviamo un patrimonio primario del 9,05% con un risultato che ci pone al secondo posto dopo Intesa Sanpaolo. Esistono poi le difficoltà, ma sono comuni al settore bancario: come tutti, soffriamo per i bassi ricavi, generati dalla politica dei tassi zero che di fatto cancella i margini di interesse e abbatte le commissioni.

Il Banco Popolare è una banca solida, che non va in deficit patrimoniale nemmeno se crolla il Pil, se gli immobili sprofondano e se lo spread sul debito italiano torna a salire vertiginosamente. E la solidità certificata dall’Eba. Il risultato degli stress test è ancora più importante perché non tiene conto dell’aumento di capitale di un miliardo concluso recentemente che ha contribuito ulteriormente ad accrescere la nostra solidità. Ciò che ci ha sorpreso è stato veder entrare nelle filiali migliaia di soci che hanno voluto seguire l’operazione. Un segno di grande fiducia e attaccamento alla banca, segnali che, anche a Bergamo , costituiscono il nostro patrimonio più importante. Ora continueremo a fare bene il nostro lavoro. La liquidità non manca e c’è la forte volontà di servire le famiglie e le imprese del territorio che qui a Bergamo, e in generale in tutta la Lombardia, rappresentano lo spaccato di un’Italia che produce e crea valore. “, commenta Roberto Perico, Responsabile della Divisione Credito Bergamasco del Banco Popolare .

La resilienza e la solidità dimostrata dal Banco Popolare sotto le condizioni imposte dagli scenari dello Stress Test 2016 è confermata dai seguenti risultati: L’esercizio di stress test 2016 non presenta soglie minime da rispettare in quanto concepito per fornire un input cruciale per il processo SREP 2016. I risultati consentiranno alle Autorità Competenti di analizzare la capacità del Banco Popolare di rispettare i requisiti di capitale in scenari di stress definiti sulla base di metodologie e ipotesi comuni. Lo scenario adverse è stato definito dalla BCE e dal ESRB assumendo a riferimento un orizzonte di tre anni (2016-2018). Lo stress test si basa su ipotesi di bilancio statico ed assume come data di riferimento il 31/12/2015 e, perciò, non tiene conto di strategie di business ed azioni eventualmente intraprese da parte del management delle banche successivamente a tale data. I risultati non costituiscono previsioni né sulla performance finanziaria futura né sui ratio patrimoniali attesi delle banche coinvolte. Al riguardo preme sottolineare che nelle proiezioni di CET 1 sopra indicate non è incluso l’aumento di capitale che il Banco Popolare ha completato nel mese di giugno 2016 e che si è tradotto in un ulteriore rafforzamento del profilo patrimoniale del Gruppo. Per ulteriori dettagli sui dati del Banco Popolare e sulla metodologia sottostante all’esercizio, si rimanda agli specifici documenti pubblicati dalla BCE e dall’EBA sui rispettivi siti internet.