“L’immagine del Banco Popolare, con il Credito Bergamasco, esce sicuramente rafforzata da questi stress test. Già nel 2014 avevamo fatto bene, posizionandoci tra i migliori. Quest’anno anche nell’ipotesi catastrofica prevista dal cosiddetto scenario avverso, conserviamo un patrimonio primario del 9,05% con un risultato che ci pone al secondo posto dopo Intesa Sanpaolo. Esistono poi le difficoltà, ma sono comuni al settore bancario: come tutti, soffriamo per i bassi ricavi, generati dalla politica dei tassi zero che di fatto cancella i margini di interesse e abbatte le commissioni.
Il Banco Popolare è una banca solida, che non va in deficit patrimoniale nemmeno se crolla il Pil, se gli immobili sprofondano e se lo spread sul debito italiano torna a salire vertiginosamente. E la solidità certificata dall’Eba. Il risultato degli stress test è ancora più importante perché non tiene conto dell’aumento di capitale di un miliardo concluso recentemente che ha contribuito ulteriormente ad accrescere la nostra solidità. Ciò che ci ha sorpreso è stato veder entrare nelle filiali migliaia di soci che hanno voluto seguire l’operazione. Un segno di grande fiducia e attaccamento alla banca, segnali che, anche a Bergamo , costituiscono il nostro patrimonio più importante. Ora continueremo a fare bene il nostro lavoro. La liquidità non manca e c’è la forte volontà di servire le famiglie e le imprese del territorio che qui a Bergamo, e in generale in tutta la Lombardia, rappresentano lo spaccato di un’Italia che produce e crea valore. “, commenta Roberto Perico, Responsabile della Divisione Credito Bergamasco del Banco Popolare .
La resilienza e la solidità dimostrata dal Banco Popolare sotto le condizioni imposte dagli scenari dello Stress Test 2016 è confermata dai seguenti risultati: L’esercizio di stress test 2016 non presenta soglie minime da rispettare in quanto concepito per fornire un input cruciale per il processo SREP 2016. I risultati consentiranno alle Autorità Competenti di analizzare la capacità del Banco Popolare di rispettare i requisiti di capitale in scenari di stress definiti sulla base di metodologie e ipotesi comuni. Lo scenario adverse è stato definito dalla BCE e dal ESRB assumendo a riferimento un orizzonte di tre anni (2016-2018). Lo stress test si basa su ipotesi di bilancio statico ed assume come data di riferimento il 31/12/2015 e, perciò, non tiene conto di strategie di business ed azioni eventualmente intraprese da parte del management delle banche successivamente a tale data. I risultati non costituiscono previsioni né sulla performance finanziaria futura né sui ratio patrimoniali attesi delle banche coinvolte. Al riguardo preme sottolineare che nelle proiezioni di CET 1 sopra indicate non è incluso l’aumento di capitale che il Banco Popolare ha completato nel mese di giugno 2016 e che si è tradotto in un ulteriore rafforzamento del profilo patrimoniale del Gruppo. Per ulteriori dettagli sui dati del Banco Popolare e sulla metodologia sottostante all’esercizio, si rimanda agli specifici documenti pubblicati dalla BCE e dall’EBA sui rispettivi siti internet.