Luca, poco più di 1 anno di età, è morto nella notte tra lunedì 18 e martedì 19 febbraio: dopo la disperata corsa in ospedale a Brescia a bordo dell’elicottero del 118, tutti i disperati tentativi di rianimarlo sono risultati vani. Ad accorgersi che il piccolo stava male è stata proprio la madre, che l’ha raggiunto nella cameretta per cambiargli il pannolino.
Lunedì notte sono arrivati a decine, sulla strada all’incrocio tra Provaglio e Barghe, svegliati dal rumore dell’elicottero e poi tutti insieme a pregare affinché il piccolo ce la potesse a fare: il picoclo è stato rianimato a lungo sul posto. I genitori lo hanno caricato in macchina, abitano fuori paese, e si sono precipitati sulla strada per avvicinarsi ai soccorritori. E’ stato poi trasferito in ospedale, al Pediatrico del Civile, con l’eliambulanza. Ma quando è arrivato a Brescia, era già morto. La magistratura ne ha disposto l’autopsia. Il piccolo aveva qualche problema di salute, che lo ha accompagnato fin dai primi mesi della sua esistenza. Lunedì una complicazione improvvisa, che nessuno si aspettava. Oltre ai genitori, Luca lascia una sorella più grande, di 10 anni. In località Poscavrì, dove abitava con la famiglia, ci sono già tanti fiori per ricordarlo.