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Intossicazione da funghi

L’estate e l’inizio dell’autunno corrispondono al periodo della raccolta dei funghi. Sono molti gli appassionati, anche provenienti da fuori, che frequentano le nostre montagne per la loro raccolta.

 

 

Per cui vorrei con voi affrontare il problema delle intossicazioni da funghi che rimangono purtroppo molto frequenti, anche se, fortunatamente i casi mortali sono rari.
Gli esemplari che noi chiamiamo funghi in realta’ sono solo il frutto di una vegetazione costituita da una serie di filamenti, chiamati ife presenti tutto l’anno nel sottosuolo.
Le intossicazioni da funghi danno origine a delle sindromi che principalmente si distinguono in 2 tipi: 1) sindromi a breve latenza 2) sindromi a lunga latenza.

Le sindromi a breve latenza sono quelle per cui vi e’ un basso rischio per la vita e comprendono principalmente 3 sindromi: la sindrome gastroenterica, che compare subito dopo il pasto o al massimo entro le 3 ore dalla fine e i sintomi sono: nausea vomito diarrea dolori addominali che regrediscono in 24 48 ore (alcuni tra i funghi responsabili sono la russula emetica e il boletus satanas) la sindrome panterinica e’ provocata soprattutto dall’amanita panterina e’ una sindrome principalmente neurologica con comparsa di vertigini, barcollamento, euforia tremori fino a vere e proprie convulsioni in caso di ingestione di notevoli quantita’. La sindrome muscarinica e’ provocata soprattutto dalla amanita muscaria( il tipico fungo rosso con i puntini bianchi) e’ caratterizzata da sudorazione, lacrimazione,tremori e bardicardia che compaiono da 15 a 60 miniti dopo l’ingestione. E’ vero che l’amanita muscaria e’ un fungo che difficilmente puo’ essere scambiata con un fungo commestibile, ma se perde i puntini ed e’ di un rosso meno acceso puo’ essere scambiata da non esperti con un altra amanita,l’amanita cesarea  l’ovulo buono che e’ considerato il fungo piu’ prelibato.

Le sindromi a lunga latenza sono quelle piu’ pericolose per la vita e si manifestano almeno dopo 6 ore dall’ingestione. Comprendono la sindrome falloidea e la sindrome orellanica.

La sindrome falloidea e’ provocata principalmente dalla amanita phalloides una amanita di colore grigio-verde, e’ sufficiente l’ingestione di 20 g. Per provocare gravi intossicazioni. I sintomi sono rappresentati da frequenti episodi di vomito e diarrea provocati da una grave epatite acuta fulminante con rapida e massiva morte delle cellule epatiche. Urge in questo caso sottoporsi il prima possibile ad una lavanda gastrica e all’abbondante infusione di liquidi per via endovenosa.

La sindrome orellanica e’ provocata da funghi del genere cortinarius orellanus, dei funghi di colore giallastro che possonio essere scambiati con i gallinacci o finferli. Dopo 36 ore si manifestano i sintomi che sono rappresentati da cefalea, brividi , inappetenza seguiti da una riduzione della quantita’ di urina e nei casi piu’ gravi si puo’andare incontro ad una insufficianza renale che deve essere trattata con la dialisi e quando possibile col trapianto renale.

Alcune regole importanti da seguire con i funghi:

  • se non si e’ certi della commestiblita’ non mangiamoli oppure sentiamo il parere di un micologo (asst).
  • Non somministrare ai bambini
  • non somministrare alle donne gravide
  • sbollentare i funghi dopo il congelamento e consumarli entro 6 mesi
  • nei funghi sott’olio si puo’ formare la tossina botulinica.

Rubrica a cura del Dott. Luca Romani (Medico di Famiglia) Direttore sanitaro dei volontari di pronto soccorso S.Maria Assunta di Pisogne.

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