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«Intorno a Legrenzi» Musica strumentale al tempo del Clusonese

Giovanni Legrenzi, uno dei massimi compositori della musica italiana del Seicento e una delle figure piú rappresentative di quello che comunemente viene definito il «Barocco veneziano», svolse un ruolo di primissimo piano nell’affermazione e nello sviluppo dello stile e del linguaggio musicale della musica vocale e strumentale italiana del periodo.
Prolifico compositore di musica vocale di genere sacro e profano, di musica strumentale, di drammi per musica e di oratori, fu organista e maestro di cappella in importanti centri e istituzioni musicali religiose come Bergamo e Ferrara, luoghi che contribuirono alla sua formazione e alla sua maturazione artistica. Con la prestigiosa nomina a maestro di cappella della Serenissima Basilica di San Marco nel 1685, Legrenzi si impegnò nell’importante opera di riorganizzazione del repertorio musicale della Chiesa del Doge. Sotto la sua direzione, l’organico della cappella arrivò a essere composta da trentasei cantanti e trentaquattro strumentisti, numero che permise di sfruttare completamente le tecniche compositive caratteristiche della tradizione veneziana.
Il concerto di sabato 26 ottobre «Intorno a Legrenzi. Musica strumentale al tempo del Clusonese» (ore 20:30, presso la Chiesa della Beata Vergine del Paradiso), sesto appuntamento della stagione concertistica della terza edizione di «Musica Mirabilis», festival musicale internazionale dedicato alla riscoperta del compositore clusonese Giovanni Legrenzi, è dedicato a questo importante periodo.

Il programma, interpretato da La Pifarescha, oggi uno dei principali ensembles presenti nel panorama internazionale della musica antica per strumenti a fiato,«rende omaggio – spiega Mauro Morini, trombone basso e trombone tenore dell’Ensemble – alla straordinaria eredità musicale di Giovanni Legrenzi e del suo tempo, un mondo sonoro ricco e raffinato che La Pifarescha esplora attraverso un organico strumentale tipico del Seicento: cornetti, violini, tromboni e organo. Le musiche di Legrenzi, insieme a quelle di Giovanni Gabrieli, Claudio Monteverdi e altri importanti compositori del periodo, evocano un’epoca di grande innovazione artistica, dove le sperimentazioni timbriche e la spazialità acustica ridefiniscono il linguaggio musicale, aprendo la strada a nuove espressioni di affetti e bellezza sonora».
L’organico, tipicamente seicentesco e con strumenti originali, sarà composto da Andrea Inghisciano e David Brutti, cornetti; Alessandro Ciccolini e Domenico Scicchitano, violini; Ermes Giussani, Susanna Defendi, tromboni alti e tromboni tenori; Mauro Morini, trombone basso, trombone tenore; David Yacus, trombone basso e Vittorio Zanon, organo.

Il concerto di sabato 26 ottobre avrà scopo benefico: sarà presente il Rotary Città di Clusone per promuovere la raccolta fondi destinata a supportare l’iniziativa End Polio Now, progetto per l’eradicazione della polio nei Paesi del mondo ancora polio-endemici, come racconta il Presidente, Dott. Paolo Fiorani: “Il concerto, dedicato alla celebrazione della musica e dell’arte, rappresenterà un’importante occasione di sensibilizzazione a favore di questa campagna, volta alla vaccinazione contro la poliomielite. Come ben sapete, questa malattia devastante colpisce soprattutto i bambini, e il Rotary International è da sempre in prima linea per raggiungere il traguardo della sua definitiva eradicazione. La Vostra presenza sarà quindi di grande significato e contribuirà al successo di questo evento”.

«Musica Mirabilis». Festival internazionale «Giovanni Legrenzi» è organizzato e promosso dal Comune di Clusone e dal Collegium vocale et instrumentale «Nova Ars Cantandi», in collaborazione con Promoserio, con il contributo di Regione Lombardia, Provincia di Bergamo e BIM e con il supporto del main sponsor BCC Milano.
Ne sono direttori artistici, Giovanni Acciai e Ivana Valotti.

Tutti i concerti di «Musica Mirabilis» sono a ingresso libero

La Pifarescha
La Pifarescha, oggi uno dei principali ensembles presenti nel panorama internazionale della musica antica per strumenti a fiato, nasce come formazione di alta cappella, organico strumentale di fiati e percussioni diffuso con il nome di Piffari in tutta l’Europa, dal Medioevo al Rinascimento. I Piffari godevano di ampia popolarità in quanto potevano essere attivi sia autonomamente sia in ruoli di supporto ad altri organici strumentali, vocali, o compagnie di danza.
La Pifarescha unisce e alterna le ricche ed incisive sonorità dell’alta cappella con quelle piú morbide della bassa cappella, utilizzando un ampio e fascinoso strumentario che include bombarde, tromboni, trombe, cornetti, cornamuse, ghironda, dulciana, flauti, liuto, viella, viola da gamba, salterio, percussioni, e molti altri ancora. Inoltre, esplorando l’intero spettro della musica per fiati del periodo, l’ensemble traccia il percorso evolutivo che porterà l’alta cappella a trasformarsi nel consort nobile dei cornetti e tromboni, che appare sulla scena nel Rinascimento e fiorisce nel primo Barocco.
Le possibilità dell’ensemble si ampliano ulteriormente con l’inserimento di strumenti a tastiera, archi e voci, in piena aderenza con i canoni dell’estetica musicale dei secoli XVI e XVII.
Nell’ottica di una ricerca continua e allargata, la Pifarescha si spinge anche oltre il panorama della musica d’arte occidentale, addentrandosi nel variegato repertorio legato alle tradizioni popolari ed etniche, depositarie di un profondo sapere che spesso offre rilevanti spunti esecutivi in merito alle questioni sollevate dalla musica antica.
Per il Centro Di (Centro di Documentazione Internazionale sulle arti), sta curando e incidendo le musiche dei volumi di Sonus, la prima collana interattiva sull’iconografia musicale presente nei Musei italiani: un percorso itinerante e interattivo che si articola tra il visivo e il sonoro.
Attualmente la collana ha prodotto i primi due volumi, rispettivamente per il Museo dell’Opera del Duomo di Firenze e per la Città del Vaticano (Pinacoteca Vaticana).
Presente nei prestigiosi festival musicali internazionali in Europa e in paesi extraeuropei, ha inciso per CPO, Classic Voice, Dynamic, Arts, Concerto Classics, Tactus, Outhere, Pan Classic, Glossa.
Nel 2020, con il CD «Willaert e la Scuola Fiamminga a San Marco», realizzato in collaborazione con la Cappella Marciana di Venezia, diretta da Marco Gemmani, ha vinto il primo premio nella categoria Early Music degli International Classical Music Awards (ICMA).

I prossimi concerti di «Musica Mirabilis»
Clusone, 26 ottobre 2024, ore 20,30
Chiesa della Beata Vergine del Paradiso
Intorno a Legrenzi.
Musica strumentale al tempo del Clusonese
La Pifarescha

Clusone, 8 novembre 2024, ore 20,30
Chiesa della Beata Vergine del Paradiso
Giovanni Legrenzi. Misticismo e Assoluto
Nova Ars Cantandi
Ivana Valotti, organo
Giovanni Acciai, direzione

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