Si inaspriscono le relazioni sindacali alla Mega di Scanzorosciate: il silenzio da parte della direzione rispetto alle richieste di aprire la trattativa per il rinnovo dell’integrativo aziendale, scaduto nel 2009, ha spinto FIM CISL, FIOM CGIL e la RSU della fabbrica a proclamare un pacchetto di ore di sciopero, con presidio davanti allo stabilimento dalle 13 alle 15.
La Mega, azienda che produce raccordi forgiati e componenti speciali per sistemi ingegneristici in materiali ferrosi e non ferrosi, occupa più di 200 dipendenti, tra il sito di Scanzorosciate e quello di Albano Sant’Alessandro. A dicembre, le delegazioni di FIM e FIOM hanno avanzato le loro richieste per poter avviare le trattative di rinnovo del contratto aziendale.
“Non avendo ricevuto alcun formale riscontro né disponibilità per un incontro da parte dell’azienda, se non indirettamente attraverso una sterile ed inconsistente comunicazione affissa in bacheca ed indirizzata ai lavoratori –dicono Vincenzo Zammito, di FIM CISL, e Giuseppe Lupoli di FIOM CGIL Bergamo -, abbiamo considerato irrispettoso il comportamento aziendale e ingiustificate le motivazioni addotte per ritardare ulteriormente, a data da definirsi, un incontro, che risulta necessario per avviare il confronto sul rinnovo della contrattazione aziendale, le cui richieste sono state presentate alla direzione aziendale il 9 dicembre 2024”.
“Anche la trattativa per il CCNL non prevede tempi brevi. Nel frattempo, i lavoratori e le lavoratrici stanno subendo il colpo degli aumenti, nonostante spendano quotidianamente la loro professionalità in azienda. La stessa azienda ad oggi potrebbe tranquillamente sostenere il rinnovo di un premio di risultato che si pagherebbe da solo”.
“Ci auguriamo – concludono i due sindacalisti -che la mobilitazione convinca la direzione di Mega a avviare una trattativa attraverso un dialogo e un confronto costruttivo finalizzato al raggiungimento di soluzioni condivise in risposta alle istanze dei lavoratori per il rinnovo della contrattazione aziendale, che lo ricordiamo è scaduta da più di 15 anni”
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