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Incendio Campolaro

Iniziato il processo per l’incendio di Campolaro

Questo giovedì 26 ottobre si è svolta l’udienza preliminare del processo contro il presunto piromane che nel pomeriggio del 4 gennaio avrebbe incendiato alcune stoppie a Campolaro lungo la strada del Crocedomini causando un incendio di vaste proporzioni che ha coinvolto circa 257 ettari di pascoli d’alta quota, piante resinose e bosco ceduo fino alla sommità del Monte Trabucco.

L’incendio aveva tenuto impegnati molti tecnici per alcuni giorni, due Canadair, l’elicottero di Regione Lombardia, squadre antincendio boschivo della Protezione civile, numerose squadre di Vigili del fuoco della Vallecamonica, Carabinieri Forestali e Carabinieri del Comando di Breno. Il giudice delle indagini preliminari Carlo Bianchetti del Tribunale di Brescia aveva accolto la richiesta del sostituto procuratore Ambrogio Cassiani per un rinvio a giudizio del giovane di Bienno individuato come l’autore materiale del rogo, arrestato e rilasciato qualche giorno dopo perché il Tribunale del Riesame non aveva ravvisato indizi di grave colpevolezza. Contro tale decisione aveva ricorso il pm Cassiani, ma il 13 luglio la Corte di Cassazione aveva con fermato la sentenza dle Tribunale del Riesame. Il giovane rimaneva dunque libero e l’udienza di questo giovedì ha portato a tre decisioni: una perizia su telefonate in dialetto tra il giovane e la sua famiglia, voluta espressamente dal Giudice monocratico Carlo Bianchetti; nomina di un consulente tecnico d’ufficio del Tribunale per la quantificazione dei danni erariali da incendio e fissazione dell’udienza il prossimo 6 novembre; la fissazione di nuova udienza per il 23 aprile prossimo. In Tribunale erano presenti l’avvocato Oscar Panigada in rappresentanza della Comunità Montana di Vallecamonica che si è costituita parte civile; si sono costituiti parte civile anche i Comuni di Breno, rappresentati dall’avvocato Laura Beccagutti e quello di Bienno rappresentato dall’avvocato Leonardo Peli, comuni entrambi costituitisi parte civile. Il giovane biennese è difeso dagli avvocati Ennio Buffoli ed Elisa Zanella. Dalle prime battute, visto quanto emerso e gli approfondimenti richiesti, nonché la prossima udienza del 6 novembre sui danni erariali, non emergerebbero ulteriori elementi di gravità a carico dell’unico imputato.

 

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