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Indagini della Procura sull’incidente mortale alla Malegno-Borno

La procura di Brescia, attraverso il magistrato Paolo Mandurino, sta lavorando all’inchiesta dell’incidente mortale d isabato 29 luglio alla Malegno-Borno.

Nel frattempo, lunedì 31 sul corpo del commissario di gara Mauro Firmo, 56enne di Carpenedolo investito e ucciso dall’uscita di strada di un’auto in gara, è stato eseguito un esame esterno. Non ancora effettuata, invece, l’autopsia disposta dall’autorità giudiziaria sulla salma che è ricomposta ancora all’ospedale di Esine. L’altro giudice di gara colpito, Davide Foroni 32enne di Verona, resta ricoverato all’ospedale Civile di Brescia, ma non è in pericolo di vita. L’inchiesta aperta dalla procura per possibile omicidio colposo e lesioni gravi ha portato a indagare Christian Furloni, conducente della Peugeot 106 che ha provocato l’incidente, oltre agli organizzatori della gara, cioè l’Aci di Brescia. Furloni in queste ore ha dichiarato che secondo lui i due commissari di gara non si sarebbero dovuti trovare nel punto dell’incidente, alla prima prova del trofeo, perché la zona è pericolosa e in velocità. Anzi verso quel punto si sarebbero spostati da un’altra meta, ma la sua versione resta da chiarire. Intanto, la vettura del pilota è stata sequestrata per verificare se ci fossero problemi tecnici e meccanici che hanno provocato l’uscita di strada. La procura ha anche affidato a un tecnico esterno una perizia sul percorso di gara. I magistrati, che stanno raccogliendo il materiale dai carabinieri, polizia stradale e locale intervenuti per primi sul posto, vogliono accertare se l’itinerario di corsa avesse tutte le misure di sicurezza, le vie di fuga e gli elementi indispensabili per lo svolgimento della gara.

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