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Indagine per omicidio sulla morte di Emanuele Cuomo Coppola

Gli inquirenti stanno indagando sulla scomparsa improvvisa del 35enne Emanuele Cuomo Coppola, istruttore e body building, morto mercoledì 8 gennaio pomeriggio tra le braccia della sua fidanzata, in un appartamento di Via Monte Grappa a Riese Pio X, in provincia di Treviso, ma cresciuto tra Lonato, Desenzano del Garda e Sirmione.

La procura di Treviso ha aperto un fascicolo, a carico di ignoti, per omicidio colposo. Un passaggio necessario per poter disporre l’esame autoptico sulla salma del giovane e fare luce sul malore che ha causato il decesso. I sospetti degli inquirenti si concentrerebbero su alcune pillole e bevande iperproteiche trovate nell’appartamento, dove il 35enne si era trasferito da solo due settimane, iniziando la convivenza con la fidanzata Erika. I farmaci sono stati sequestrati dai carabinieri – intervenuti dopo la tragedia, per escludere eventuali responsabilità di terze persone nel decesso – e saranno analizzati per capire quali sostanze contenessero e se fossero legali. Saranno invece l’autopsia e gli esami tossicologici a chiarire se Cuomo avesse assunto tali sostanze prima dell’improvviso e fatale malore. Una tragedia improvvisa che ha fatto in poche ore il giro delle palestre, dove Emanuele aveva lavorato negli ultimi anni. Cresciuto tra Lonato, Desenzano e Sirmione (i suoi familiari vivono a Colombare), Cuomo aveva nel suo curriculum anche un’esperienza come pizzaiolo. Il mondo della palestra era però la sua vera passione. Allenamenti e gare l’avevano portato a diventare un personal trainer professionista, iscritto all’albo nazionale Libertas. Poche settimane fa la decisione di trasferirsi in via definitiva nel trevigiano, per stare più tempo insieme alla fidanzata.

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