Nel pomeriggio di sabato 15 febbraio, una donna di 56 anni, residente sul lago di Garda, è precipitata con il suo parapendio a Provaglio Valsabbia, in provincia di Brescia. La donna era decollata da un’area situata sul monte Colmo, che, pur non essendo attrezzata né regolamentata per questa attività, è diventata un punto di riferimento per gli appassionati di volo libero.
Secondo le prime ricostruzioni, poco dopo il decollo la donna avrebbe subito un “ritorno di vela”, che l’ha fatta precipitare violentemente al suolo. Immediata la chiamata ai soccorsi: la centrale operativa dell’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza (Areu) della Lombardia ha inviato sul posto un elicottero del 118.
I vigili del fuoco di Salò hanno provveduto al recupero della donna, che è stata poi affidata alle cure del personale sanitario. Le prime valutazioni parlano di una possibile frattura al femore o al bacino. Trasportata in codice giallo agli Spedali Civili di Brescia, la 56enne si trova in gravi condizioni, ma non sarebbe in pericolo di vita. Resta da valutare la necessità di un intervento chirurgico.
Le sue dichiarazioni potranno chiarire meglio la dinamica dell’incidente. L’episodio, intanto, riaccende l’attenzione sulla necessità di praticare il parapendio solo in aree autorizzate e adeguatamente attrezzate per garantire la sicurezza dei piloti.
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