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In Valcamonica riapre la Brescia-Iseo-Edolo ma con rallentamenti

La situazione si avvia verso un lento miglioramento, favorito  dal sole che  è tornato a farsi vivo pur in competizione con ammassi nuvolosi. A cominciare dalla ferrovia, interrotta da lunedì mattina a Lava di Malonno: il tratto è stato riattivato, ma con i treni che, in quel punto del dissesto, viaggiano a velocità ridotta.

Con frane e allagamenti in diverse località, per le Amministrazioni comunali dei vari paesi e per i tecnici è stato il momento di fare il punto. Già ieri i volontari della Protezione civile e gli operai comunali hanno provveduto a rimuovere il materiale franato e gli alberi sradicati, mentre nella notte il personale di FerrovieNord ha pulito il sedime ferroviario dal fango. Il punto più complesso rimane il fronte di Lava e quello della località San Faustino; si parla infatti di opere per oltre un milione di euro. Il personale di Regione Lombardia, mette sotto osservazione anche  Paisco, dove si sono verificati quattro diversi smottamenti, in particolare sulla strada che porta a Loveno, riaprendo vecchie ferite.

Intanto le quindici persone sfollate a Edolo  sono rientrate nel pomeriggio nelle loro case dopo essere state  ospitate, per due giorni, nella base logistico addestrativa dell’esercito e la statale 39 per l’Aprica è tornata percorribile.

Riaperta invece nel pomeriggio di ieri la statale 300 per il Gavia, poco fuori dall’abitato di Ponte di Legno, mentre la strada per Case di Viso, appena fuori Pezzo, è ancora sbarrata.

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