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Nella sola Lombardia si sono abbattuti in un giorno ben 27 tempeste di vento, grandine e pioggia su un totale di 38 che hanno colpito le città e le campagne delle regioni del Nord Italia. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti su dati Eswd (European sever weather database) in riferimento agli eventi estremi che hanno segnato il settentrione mentre nel resto d’Italia è allerta per le ondate di calore.

Negli ultimi due giorni nubifragi, chicchi di ghiaccio e raffiche di vento che si sono abbattuti nelle scorse 24 ore hanno provocato danni all’agricoltura anche nel Comasco e nel Lecchese, colpendo la fascia pedemontana e le contigue pianure, allettando campi di cereali pronto per la raccolta e di mais in piena crescita, oltre che problemi ad ortaggi e a strutture florovivaistiche.

Lo precisa Coldiretti Como Lecco nel sottolineare che sul territorio i tecnici sono al lavoro per monitorare e raccogliere le segnalazioni di ulteriori criticità legate ai fenomeni di maltempo che si sono verificati durante la nottata.

La grandine – sottolinea la Coldiretti interprovinciale – è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro. Si tratta di un evento climatico avverso sempre più frequente – precisa la Coldiretti – ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che è aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis.

Gli eventi estremi sono alimentati dall’energia termica che si accumula in atmosfera in un 2023 che – spiega Coldiretti – si classifica fino ad ora in Italia nella top ten degli anni più caldi di sempre con una temperatura superiore di 0,43 gradi la media storica, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Isac Cnr nel primo semestre del 2023. E per il nord Italia, dove si concentrano gli eventi estremi dell’ultima settimana, si è trattato – continua Coldiretti – del terzo anno più caldo, con l’anomalia del periodo che è stata di ben +0,80 gradi superiore la media.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che nel 2023 supereranno complessivamente 6 miliardi dello scorso anno.