Giorgio Scanzi, di San Pellegrino, primario all’ospedale di Codogno, doveva ritirarsi a fine mese, ma ha rinviato la decisione rimanendo in prima linea nel suo Ospedale.
Doveva andare in pensione il prossimo 29 febbraio, ma davanti a un’emergenza di tale portata ha deciso di rientrare nell’«occhio del ciclone», proprio nel cuore del focolaio da coronavirus e si è rimesso in corsia, all’ospedale di Codogno, dove il 21 febbraio è arrivata la conferma della positività al virus del primo italiano, un paziente trentottenne. L’eroico camice bianco è nato a San Pellegrino, 65 anni fa, e oggi è il primario di Medicina a Codogno, nel Lodigiano.