A partire da sabato 24 febbraio 2018 torna a splendere a Gandino la maestosa Raggiera del Triduo, capolavoro settecentesco che connota le giornate quaresimali dedicate ai defunti. Si tratta di un momento liturigico particolarmente sentito dalla comunità, che nei secoli ha sedimentato un’espressione di fede diffusa in Valle Seriana e che a Gandino vive una suggestione di grande impatto. A caratterizzare l’allestimento sarà la grande Raggiera che si erge dietro l’altare maggiore. Fu realizzata dalla bottega Caniana fra il 1788 ed il 1791, dopo che quella creata nel 1777 a Donato Andrea Fantoni fu ritenuta poco consona dai committenti gandinesi. L’enorme incastellatura tocca i 12 metri di altezza e vede il Santissimo coronato da raggi con vetri policromi illuminati da lampadine elettriche (un tempo lumini) secondo un’iconografia che richiama la visione dantesca di Dio. Le celebrazioni, guidate dal prevosto don Innocente Chiodi, iniziano sabato 24 febbraio. A presiedere il Triduo sarà mons. Leone Lussana.
Lunedì 26 febbraio alle 10.30 la concelebrazione in Basilica riunirà sacerdoti nativi, del Vicariato e che hanno prestato servizio a Gandino. Domenica e lunedì, alle 15, sono in programma le solenni funzioni pomeridiane, accompagnate (come le messe) dalla Corale Luigi Canali, guidata da Marco Guerinoni.
Lunedì le scuole materna e primaria di Gandino, nonché numerose aziende, saranno chiuse. Il Museo della Basilica sarà aperto per visite guidate dalle 14.30 alle 19 (ultimo ingresso alle 18). Nei pomeriggi di domenica 25 e lunedì 26 febbraio, al termine delle funzioni pomeridiane (ore 16.30 circa) verranno proposte visite guidate alla “Macchina del Triduo” e alla Basilica. Aperta in questi giorni anche la mostra antologica “Remigio da Gandino, il colore di una vita”, dedicata al pittore novecentesco gandinese Remigio Colombi.
(galleria foto by foto Marco Presti)
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