Un imprenditore di Costa Volpino è stato condannato a 11 mesi di reclusione sia in primo grado che in appello, questo martedì 12 dicembre: l’uomo era sotto processo per una truffa da 700 mila euro.
Tutto risale al maggio di cinque anni fa, quando il 55enne amministratore unico di una società a responsabilità limitata si presentò alla filiale Milano 1 dell’allora Banca di Credito cooperativo di Pompiano e della Franciacorta, presso il quale un mese prima aveva aperto un conto corrente, chiedendo un prestito di oltre 400 mila euro e un mutuo chirografario di 300 mila euro. L’istituto decise di erogare il finanziamento a fronte di una garanzia: la presentazione da parte dell’imprenditore di sei fatture emesse nei confronti di altrettante aziende di lui debitrici per un valore complessivo di oltre mezzo milione di euro. Le fatture però erano risultate false e i rappresentanti delle aziende coinvolte in aula hanno dichiarato di non aver mai avuto nessun tipo di rapporto commerciale né ricevuto fatture dalla società dell’imputato. Per i giudici, l’imputato si era fatto passare come un imprenditore con risorse economiche di facile realizzazione ottenendo un anticipo sulle false fatture, ma così facendo aveva tratto in inganno la banca, nascondendo le sue reali intenzioni e condizioni economiche: da questo la conferma in appello ieri della sentenza di primo grado.