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La Lombardia è terra di grandi risorse: patria del turismo, del design, della cultura. Compito delle istituzioni è mettere a sistema queste ricchezze. E Regione Lombardia sta lavorando intensamente verso questo obiettivo.

“Regione Lombardia lavora sull’integrazione dell’industria del turismo con quella culturale per aumentare l’attrattività. Il turismo produce oltre il 10 per cento del Pil della Lombardia e del nostro Paese. È in crescita molto di più che il resto dell’economia, per questo ha bisogno di mettere a sistema tutte offerte per dare al turista ciò che cerca: esperienza”. Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini intervenendo, a Palazzo Lombardia, all’evento ‘Sinergie tra industrie culturali e creative e turismo come volàno per crescita e occupazione in Europa: un nuovo partenariato tra pubblico e privato’, organizzato dalla Commissione Europea, il Ministero dei Beni culturali e della Attività culturali e del Turismo e la Regione Lombardia, al quale era presente il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.

LOMBARDIA TERRA DI GRANDI RISORSE – “La Lombardia è terra di grandi risorse – ha sottolineato l’assessore –. E’ patria del turismo, del design, della cultura. Compito delle istituzioni è mettere a sistema queste ricchezze. Regione sta lavorando intensamente verso questo obiettivo. Per essere visibili e competere sul mercato globale abbiamo, infatti, bisogno di rendere più attrattiva la nostra offerta turistica. Perché oggi il turista è attratto da originalità, creatività, differenza e la bellezza. Tutti elementi presenti nella nostra regione e che noi stiamo valorizzando”.

SMART FASHION DESIGN – “Si inquadra in questa strategia – ha concluso Parolini – anche la misura ‘Smart Fashion Design’ che aiuta, con contributo a fondo perduto, progetti di sviluppo sperimentale di innovazione per industrie creative e culturali. Una iniziativa che ha avuto una risposta talmente straordinaria da spingerci a più che raddoppiare i fondi stanziati inizialmente, fino ad arrivare a 32 milioni. Siamo convinti, infatti, che la vitalità delle nostre imprese debba essere aiutata dagli Enti pubblici, da Regione Lombardia, e anche dall’Unione europea”.