Il Treno a Idrogeno in Lombardia arriva con ritardo, ma la rivoluzione è iniziata

Il destino ha voluto che, nel giorno in cui sono emerse le criticità delle linee ferroviarie bresciane, anche il primo treno italiano a idrogeno abbia subito un ritardo. Il convoglio, atteso ieri alla stazione di Rovato, proveniente dalle officine del costruttore, ha visto il suo arrivo rimandato a causa di alcuni disagi lungo la linea del Brennero.

Tuttavia, ventiquattro ore di attesa non intaccano l’importanza di una rivoluzione che promette di trasformare il trasporto pubblico locale e di diventare un punto di riferimento a livello nazionale. Entro la prossima primavera, otto treni a idrogeno percorreranno la linea Brescia-Iseo-Edolo, ma già prima di questa data, il primo convoglio inizierà a viaggiare in modalità sperimentale.

Senza passeggeri a bordo, il treno avrà il compito di testare il percorso, raccogliendo dati essenziali per i progettisti e per gli enti coinvolti nel progetto H2Iseo, che promuove la creazione di una “Hydrogen Valley”. Il centro di manutenzione per le nuove locomotive a idrogeno sarà situato proprio a Rovato, dove è stata realizzata una struttura apposita. L’officina e il magazzino per i ricambi nasceranno nell’ex area della stazione dismessa, recentemente ampliata con l’acquisto di un terreno agricolo adiacente. L’investimento di 10 milioni di euro rappresenta una risorsa importante per la città, inserendosi in uno dei progetti più innovativi d’Italia.

Il nuovo impianto, che si estende su 10.000 metri quadrati, è stato pensato per la manutenzione dei treni e dei loro componenti. Il test più recente della stessa tipologia di treno è avvenuto il 26 febbraio 2024 a Salzgitter, in Germania, mentre a gennaio 2025 il convoglio è stato trasferito a Bologna per i test finali che permetteranno di ottenerne l’omologazione per il servizio sulle linee italiane. La livrea del treno, rivisitata in stile Trenord, integra informazioni sul sistema di alimentazione a idrogeno, situato nella parte centrale del veicolo.

I treni, dotati di circa 250 posti a sedere, garantiranno un’autonomia di 600 chilometri. Il progetto H2Iseo segna una vera e propria svolta nel mondo dei trasporti, introducendo l’idrogeno come carburante sostenibile e consolidando la Franciacorta come centro d’innovazione nel settore.

Condividi:

Ultimi Articoli