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Il tempo rubato: serata di spiritualità, musica e testimonianza per ricordare Angelica Tiraboschi


Il tempo rubato. Serata di spiritualità, musica, e testimonianza su Angelica Tiraboschi. Venerdì 10 novembre, alle ore 21, presso la parrocchia di San Martino, a Cinisello Balsamo (MI), si terrà l’incontro dedicato ad Angelica Tiraboschi, giovane ragazza bergamasca di Pontirolo Nuovo (Treviglio). Alla serata parteciperanno anche l’autore del libro “Vivere a Colori”, Cristian Bonaldi; Lara Magoni, consigliere regionale; suor Gabriella Collesei, respondabile Paoline editoriale libri; Juri Cavagna, cantautore. Saranno poi presenti anche i genitori di Angelica, e gli Amici del Rinnovamento dello Spirito Santo.

Angelica Tiraboschi muore a diciannove anni, il 29 agosto 2015, dopo quattordici mesi di lotta contro un cancro al seno. Vive la malattia con una fede salda, grande e profonda. Giovane dalla forte personalità, apparentemente simile a tante coetanee, alimenta il suo rapporto con Dio tramite la preghiera, la meditazione e l’appartenenza al Movimento del Rinnovamento nello Spirito Santo. Sa irradiare serenità e pace, diffonde gioia intorno a sé ed è di aiuto e conforto a quanti l’avvicinano. Ha molti progetti per il suo futuro, ma insieme è capace di accettare quanto il Signore dispone per lei e così accoglie il dolore e la malattia come dono, diventando lei stessa immagine della bellezza misericordiosa di Dio. Ha una grande voglia di vivere e ripete spesso ai suoi coetanei che “è troppo breve il tempo che abbiamo e non vale la pena sprecarlo in cose tristi e inutili. Ogni vita è importante non per quanto dura, ma per l’intensità del suo passaggio”.

Il progetto di un libro su Angelica prende forma subito dopo la sua morte soprattutto per le testimonianze e i ricordi di chi ha conosciuto la sua capacità di abbandono incondizionato alla volontà di Dio. Ora questa progetto diventa realtà con il libro Vivere a colori di Cristian Bonaldi, autore di articoli e pubblicazioni di teologia e storia locale, collaboratore del settimanale Il mio papa. Autore che nell’introduzione fa subito riferimento all’apparente paradosso di una malattia vissuta come dono: “Sembrerebbe un controsenso pazzesco, quasi una bestemmia, chiamare la malattia un dono. Eppure, quando avremo la visione chiara di tutte le peripezie che [Angelica] ha vissuto, forse riusciremo a cogliere la verità di questa affermazione”.

Il volume riporta le testimonianze e i ricordi di chi ha avvicinato Angelica e ha potuto constatare il suo abbandono incondizionato alla volontà di Dio. La pubblicazione è arricchita da riflessioni e preghiere di don Davide Banzato, cardinal Angelo Comastri, Paolo Curtaz, don Marco D’Agostino, padre Enzo Fortunato, Tiziana Lupi, Lara Magoni, Salvatore Martinez, padre Franco Mosconi, monsignor Pierangelo Sequeri.

Leggiamo tra queste riflessioni: “Soprattutto i giovani sentono il bisogno di vedere, toccare con mano, ascoltare con il cuore la storia di una ragazza, di un giovane come Gianluca Firetti o Samuele Bonetti che io ho avuto modo di conoscere, che possono gridare a squarciagola, pur nell’apparente distrazione di oggi, che la vita è veramente un dono e vale la pena di viverla, fino in fondo. Se sono i giovani a dirlo si aprono porte e finestre e Dio, con la sua forza straordinaria, passa ancora e vivifica, rinvigorisce, fa sorridere, ridona speranza. Questo ci ha raccontato Angelica nei suoi diciannove anni. Questo ci dice ancora” (dalla prefazione di don Marco D’Agostino, Rettore del Seminario di Cremona).

E, ancora: “Il Gesù che scegliamo ogni giorno è spesso un Gesù mediocre, ridotto a un fantoccio di buone intenzioni e di facili promesse che si vanificano proprio alla prova del fuoco. Angelica è un monito a tornare a essere un po’ più mistici, nel solo senso autentico di innamorati del mistero di Dio […]. Questo libro contiene pagine che profumano di vita nuova nello Spirito, che è sempre anticipo di cielo. Pagine che raccontano di un cammino – il Gruppo Shalom del Rinnovamento nello Spirito – abbracciato da Angelica con gioiosa partecipazione e intima convinzione. Non potrebbe dirsi diversamente se tra i tanti scritti sapienziali che Angelica ci ha lasciato leggiamo: Un’alba può cambiare una vita e la vita può cambiare un tramonto e allora canterò con le mani alzate le meraviglie del Signore Cristo Redentore… perché se vuoi lanciarti verso il cielo, probabilmente dovrai prima toccare il fondo” (dalla postfazione di Salvatore Martinez, Presidente Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo).


 

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