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Il Teatro Ragazzi dà spettacolo Oltre 1.200 eventi e 119 mila partecipanti

Il Teatro Ragazzi dà spettacolo Oltre 1.200 eventi e 119 mila partecipanti

Più di 1.200 eventi, con un pubblico di oltre 119mila spettatori, per un volume di ricavi di 2,2 milioni di euro: il Teatro Ragazzi, proposta artistica che vede protagonisti come spettatori, e in alcuni casi come attori sul palcoscenico, le giovani generazioni, registra trend di sostanziale crescita, con dati quantitativi che, associati alle analisi qualitative, ne dimostrano la grande valenza culturale, sociale ed educativa. È quanto emerso nel pomeriggio di oggi nel corso del seminario “Teatro e scuola, un connubio vincente”, organizzato dal Gruppo Permanente sul Teatro Ragazzi, promosso in questi mesi da Confcooperative Bergamo, Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Università degli studi di Bergamo e Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, con il supporto della Camera di Commercio di Bergamo, Fondazione Cariplo e Fondazione della Comunità Bergamasca.

Il seminario ha chiamato a raccolta figure di spicco del panorama italiano, per un’ampia riflessione sul ruolo del Teatro Ragazzi.
A partire da Antonio Attisani, critico, saggista, direttore di festival e docente di Culture del Teatro: “L’avviamento e l’esercizio della creatività dovrebbe essere alla base del processo formativo di tutti i cittadini. Fin dall’infanzia si dovrebbero frequentare le diverse discipline artistiche non attraverso la loro diversificazione bensì nella loro unità, come appunto consente il teatro. E questa educazione dovrebbe essere intesa come sviluppo del genus humanum consustanziale alle singole professioni e specializzazioni cui ogni cittadino si dedicherà da adulto”.

Il dibattito, alla presenza di dirigenti scolastici, docenti, operatori teatrali e sociali, esponenti di enti pubblici e privati, è entrato nel vivo dopo i saluti istituzionali di Romina Russo, consigliera delegata alla Cultura Provincia di Bergamo, Lucio Moioli, presidente di Confcooperative, presente all’incontro anche in rappresentanza di Csa Coesi, Loredana Poli, assessora all’Istruzione del Comune di Bergamo, Ilenia Fontana, referente Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, Renato Bresciani, consigliere della Fondazione della Comunità Bergamasca e Maria Paola Esposito, segretario generale della Camera di Commercio di Bergamo. Tutti hanno sottolineato il valore culturale, formativo e sociale del Teatro Ragazzi e l’importanza che istituzioni locali, scolastiche, universitarie e della cooperazione lavorino insieme per la sua promozione e massima diffusione.

Mario Ferrari, storico cooperatore nell’ambito del Teatro Ragazzi cooperativo, sottolinea: “Il nostro territorio vanta un’esperienza e una tradizione pluridecennale. Ora si guarda al futuro e alla necessità di ricreare un ‘patto’ fra teatro e famiglie, tra teatro e scuola, tra teatro e adulti. Dopo quasi 50 anni è con i ’nuovi adulti’ che va progettato un avvenire che renda stabile questa straordinaria possibilità di accesso alla cultura e alla pratica artistica per i bambini, gli adolescenti, i giovani del nostro territorio”.

“Ragazze e ragazzi alla ribalta: vivere il teatro, vivere la vita – affermano Fausto Gritti, presidente del Consorzio Solco Città Aperta, e Orietta Locatelli, vicedirettrice di Confcooperative Bergamo – si pone l’obiettivo di portare a teatro ragazze e ragazzi, consentendo loro un’esperienza di vita insostituibile per l’impatto culturale, esistenziale e formativo che produce. Intendiamo coinvolgere 4.000 studenti delle aree vallari e montane della nostra provincia che con più difficoltà riescono a offrire ai propri cittadini occasioni culturali di qualità”.

In particolare, grazie al progetto di Solco Città Aperta e CSA Coesi, le scuole elementari e medie e gli istituti Professionali della Valle Brembana, Imagna, Seriana, di Scalve, Alto Sebino, Valli Cavallina, Calepio e Basso Sebino potranno accedere agli spettacoli delle compagnie teatrali professionistiche con un abbattimento dei costi (gratuità fino al 20% massimo del gruppo classe, contributo fino a 20,00 euro ad alunno per spettacoli nelle vicinanze della scuola, abbattimento dei costi di trasporto fino a 15,00 euro per alunno per spettacoli previsti nella programmazione delle compagnie teatrali della provincia). Per info teatroragazzi.bg@confcooperative.it.

Nel corso del pomeriggio, che si è tenuto nella Sala Viterbi di via Tasso, sono stati presentati i risultati de “Il Teatro Ragazzi nella provincia di Bergamo”, ricerca dell’Università degli studi di Bergamo che ha coinvolto 17 compagnie del territorio.

Lo studio ha rilevato una serie di elementi quantitativi, a partire dall’occupazione: il Teatro Ragazzi nel 2023 ha impiegato 123 persone per 13.122 giornate lavorative, sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato, con riferimento al campione oggetto di studio, con una stabilità rispetto al periodo prepandemico, dimostrando che le realtà imprenditoriali (non profit e for profit) e associative, sono riuscite a superare il periodo difficile del blocco delle attività e a ripartire.

Importanti sono, in particolare, i dati sull’offerta garantita. Gli spettacoli nel 2023 sono stati 1.243, di cui 780 in provincia, con un pubblico di 119.372 persone, registrando una flessione causata dal covid che non è ancora del tutto recuperata rispetto alle 1.363 recite del 2019, anno in cui si sono state raggiunte 141.968 presenze. Nel 2022 gli eventi sono stati 1.088, con un naturale calo a 94.998 spettatori.

Terzo dato di rilievo è quello relativo a ricavi e proventi generati: nel 2022 il comparto ha toccato 2.163.947 euro, mentre nel 2023 i 2.298.459 euro.

“Il Teatro Ragazzi sul territorio di Bergamo e provincia – conclude Marta Pantalone, sociologa e ricercatrice dell’Università degli studi di Bergamo – è una realtà consolidata e ricca di compagnie che da una quarantina d’anni propone ai territori recite e spettacoli, ma anche laboratori e attività che contribuiscono al perseguimento di diversi obiettivi di benessere di bambini, ragazzi, famiglie e comunità. È una realtà consolidata che, nel contesto socio-economico attuale, è chiamata ad affrontare sfide interne (come il ricambio generazionale) ed esterne (l’evoluzione normativa del terzo settore, il cambiamento tecnologico, culturale e sociale) che chiedono alle realtà di innovare le strategie di governo, lo stare sul mercato, le relazioni tra competitor”.

Il seminario si è concluso con il dibattito moderato da Gloria Cornolti, responsabile Cultura della Provincia di Bergamo: “La Provincia sostiene con convinzione il gruppo di lavoro permanente Teatro ragazzi, nella consapevolezza della grande tradizione che il nostro territorio può vantare in questo campo, ma anche delle preziose ricadute educative e sociali di questo progetto, in termini di prevenzione del disagio giovanile e rimozione degli ostacoli che non consentono a tutti di avvicinarsi al teatro e in generale alla cultura. Ringrazio Confcooperative e tutte le realtà coinvolte, per questo importante contributo alla crescita e al benessere delle nuove generazioni”.

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