Il cerume è costituito per circa il 60% da cheratina, per circa il 12-20% da un mix di sostanze grasse e per circa il 6-9% da colesterolo, oltre a una quota variabile di acqua, sali minerali, pigmenti e sostanze attive antimicrobiche. le orecchie sono organi “autopulenti”, quantomeno per quel che concerne il condotto uditivo esterno e il cerume è un elemento chiave di questo sistema di “autolavaggio”.
Le secrezioni delle ghiandole ceruminose e delle ghiandole sebacee del condotto uditivo, grazie alla consistenza viscosa e appiccicosa, facilitano la fuoriuscita di particelle organiche da eliminare, detriti (polveri, pelucchi, sporcizia ecc.) e liquidi (per esempio, minime quantità di acqua) entrati accidentalmente nel condotto uditivo, nonché eventuali batteri e funghi potenzialmente patogeni. Questa migrazione è facilitata anche dalla masticazione, in quanto i movimenti della mandibola e della mascella, causando vibrazioni e oscillazioni all’interno del canale uditivo, facilitano lo spostamento del cerume verso l’esterno. La formazione del tappo di cerume è una frequente condizione che si palesa più frequentemente in estate, quando, in seguito ai bagni in mare, nel lago o in piscina, l’acqua penetra nel condotto uditivo e gonfia il cerume al suo interno che quindi ostruisce completamente il condotto, provocando un fastidioso senso di ovattamento, acufeni, calo uditivo e spesso anche dolore. La formazione del tappo è più frequente negli anziani ed è facilitato dalla produzione di cerume troppo denso. Altri fattori favorenti la formazione del tappo di cerume sono: una particolare ristrettezza costituzionale del condotto uditivo e l’uso per l’igiene interna dei cotton fioc che non sono assolutamente da utilizzare, in quanto non fanno altro che spingere il cerume in profondità, compattandolo e provocando la formazione del tappo. Anche gli apparecchi acustici sono un fattore favorente la formazione dei tappi di cerume, così come i tappi protettivi anti rumore che molti lavoratori devono obbligatoriamente utilizzare. L’unica soluzione possibile è la rimozione che può avvenire con 2 metodiche principali: il lavaggio auricolare e l’aspirazione.
Il lavaggio auricolare è la metodica più utilizzata, meglio se eseguita da un medico, perché se fatta in modo scorretto può causare una lacerazione timpanica. Per rimuovere il tappo di cerume con il lavaggio il medico utilizza una apposita siringa o schizzettone con una capacità fino a 200 cc, il padiglione auricolare va tirato verso l’alto e l’esterno. La siringa va leggermente piegata verso l’alto e il getto dell’acqua va indirizzato sulla parete superiore del condotto uditivo. E’ fondamentale usare acqua tiepida, a temperatura corporea, perché l’acqua fredda scatena nella maggior parte dei casi una intensa sintomatologia vertiginosa che può durare anche qualche ora, associata a nausea e vomito. Per la fuoriuscita del tappo è talora necessario ripetere più volte la procedura.
La metodica dell’aspirazione consiste nell’ introdurre una cannula nel condotto uditivo collegata ad un sistema di aspirazione esterno, è preferibile al lavaggio auricolare quando si sospetta una lesione oltre il tappo.
In commercio ci sono dei coni di cera che introdotti nel condotto uditivo e accesi, possono favorire l’uscita di una certa quantità di cerume, mentre è difficile che riescano ad asportare un vero e proprio tappo, inoltre possono causare dannose ustioni del timpano. Importante per prevenire la formazione del tappo di cerume non utilizzare mai i cotton fioc e lavarsi solo con acqua e sapone avendo cura di fare uscire l’acqua dai condotti uditivi piegando la testa da un lato e poi dall’altro.
Gravedona: presentazione dell’offerta oncologica e radioterapica
Palazzo Gallio, a Gravedona, ha ospitato ieri pomeriggio l’incontro pubblico organizzato dall’Asst Valtellina e Alto Lario, in collaborazione con la Comunità Montana Valli del Lario