Una serata estiva all’insegna delle tradizioni e della cultura popolare, per scoprire anche nel pieno dell’estate la ricchezza infinita del territorio seriano. Martedì 8 agosto alle 20.45 presso il Cinema Presolana a Castione della Presolana (località Dorga) viene presentato il docufilm “Il Talacimanno di Gandino” realizzato dal videomaker locale Paolo Colleoni. Si tratta della prima proiezione pubblica dopo l’anteprima dello scorso aprile a Gandino ed è dedicato alle tradizioni, uniche ed originali della Settimana Santa, che caratterizzano il borgo seriano. A Gandino infatti, nei giorni precedenti la Pasqua, alcuni volontari della comunità si sostituiscono alle campane della monumentale Basilica di Santa Maria Assunta, che restano mute dopo l’Ultima Cena. Essi per due giorni richiamano i fedeli dall’alto del campanile con l’uso della “tola” (tavola di legno con doppio battente) e con le urla del Talacimanno. Un termine quest’ultimo con cui Ludovico Ariosto ha definito i “muezzin d’occidente” nell’Orlando Furioso. Il noto poema cavalleresco, composto da 46 Canti scanditi in Ottave, fu pubblicato per la prima volta nel 1516 a Ferrara. Articola le vicende del protagonista (Orlando) sullo sfondo della guerra vittoriosa dei cristiani contro i Saraceni. Nel canto decimottavo, alla settima Ottava, si legge infatti “…un muover d’arme, un correr di persone, e di talacimanni un gridar d’alto, e di tamburi un suon misto e di trombe il mondo assorda, e ’l ciel par ne ribombe”. Ecco allora l’idea per il titolo del documentario e, soprattutto, una storia che si perde nei secoli.
L’idea delle urla, dall’alto dei 73 metri del campanile della Basilica, ricorda lo stile dei muezzin visti dai mercanti gandinesi di pannilana sui minareti d’Oriente. “Non si tratta di una semplice tradizione – sottolinea Colleoni – ma di un profondo sentimento che unisce le generazioni. Da qui l’idea di realizzare un documentario che possa raccontare, soprattutto per immagini, una storia di fede che è storia di uomini”. Principali protagonisti sono Fulvio Masinari, Celestino Caccia ed Emanuele Bertocchi, che da anni coordinano il proprio impegno per garantire la salvaguardia di questo rituale. Un cameo è riservato a mons. Gaetano Bonicelli, arcivescovo emerito di Siena.
La serata sarà introdotta dalla riflessione del parroco don Stefano Pellegrini e coordinata da Giambattista Gherardi. Alla proiezione farà seguito una conferenza sulle tradizioni locali con l’intervento di Giacomo Beretta. La serata è ad ingresso libero.
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