Cambio di guarda per il Direttore Responsabile
Quando mio padre Antonio, ben 28 anni fa, decise di intraprendere la strada di Editore, io frequentavo, a malavoglia, le aule della scuola. Allora, Direttore Responsabile di “Montagne & Paesi” (marzo 1997) era Salvatore Spatola, conosciuto e apprezzato giornalista della Valle. Quando morì fu quasi naturale che io assumessi la responsabilità della testata perché nel frattempo ero diventato giornalista ed ero entrato a far parte dell’azienda.
Si stava affermando l’intuizione di mio padre di fornire al territorio uno strumento, fatto di tante copie, distribuite capillarmente in modo da raggiungere anche i più restii a spendere denaro per un giornale. Erano nati, nel frattempo, altri periodici o quotidiani gratuiti come il nostro: Metrò (3 luglio 2000), Leggo (5 marzo 2001) ecc.
Intanto l’idea di fornire ad ogni territorio il suo giornale ci portò a dare vita ad “Intervalli” per la Valle Brembana e Valle Imagna; a Dovè prendendo l’iniziale dei tre paesi più importanti e dinamici (Dalmine, Osio, Verdello). Infine un’esperienza a livello provinciale fece in modo che nel mese di settembre del 2019 nascesse “Mantova che Spettacolo”, ma di lì a tre mesi esplose la pandemia e quello che doveva diventare il contenitore degli avvenimenti di cultura, spettacolo e folklore della terra dei Gonzaga rimase senza materia prima per giustificarne la sopravvivenza.
In concreto erano 120.000 (centoventimila) copie di giornale distribuiti e con questa diffusione cresceva la responsabilità che ricadeva sulle mie spalle. La nostra forza è stata la capillare distribuzione del giornale, operazione che ha raggiunto il suo completo compimento con l’inserimento di uno speciale dedicato alla salute e la distribuzione massiccia all’interno delle sale d’aspetto degli ospedali di Esine ed Edolo. La stessa operazione che perfezionammo a Mantova con l’Asst di quella provincia che partendo dall’Ospedale cittadino Carlo Poma si spandeva attraverso altre 11 strutture ospedaliere e i vari ambulatori. Quale luogo offre maggiore opportunità di lettura mentre aspetti il tuo turno o ti trovi allettato in attesa delle cure?
Abbiamo, anche, prestato attenzione ed energie per fra decollare la transizione digitale e ci siamo riusciti perché il quotidiano online ha raggiunto livelli di visite importanti. Avremmo voluto fare giornali con tutte le notizie positive e la gratuità ce lo permetteva perché non eravamo obbligati, per vendere qualche copia in più, a mettere in prima pagina – come fanno altri – notizie riguardanti le farneticanti percentuali in merito alle questioni personali di tradimenti tra coniugi della valle, oppure di classifiche redatte per valutare la competenza di Sindaci e Amministratori senza conoscere le obiettive difficoltà che incontra un territorio.
Da due anni “Montagne e Paesi” non è più di proprietà della mia famiglia. Abbiamo garantito al nuovo Editore tutta la collaborazione possibile per un passaggio delle consegne non traumatico.
Ci lasciamo così, perché è giunto il momento di voltare pagina. Mi è stata offerta la possibilità di restare, ringrazio, ma non posso accettare per elementari ragioni personali e professionali. E’ una questione privata. Auguro a “Montagne e Paesi” un futuro ancora più ricco di successi e che possa contribuire ed aprire una riflessione sul ruolo dell’informazione nelle nostre vallate.
Ai tutti i lettori un grosso grazie
Nicola Martinelli