Venerdì 18 ottobre alle 20.45, nell’Auditorium dell’Oratorio San Martino a Leffe, è in programma la presentazione del libro “Il respiro della miniera 1897-1967”, scritto da Giorgio Schena (già docente di filosofia e dirigente scolastico a Nembro) ed edito la scorsa primavera dal Centro Studi Valle Imagna. Si tratta di un romanzo storico che segue il precedente “Andrì e altri cinque racconti” dello stesso autore, andato esaurito in pochi mesi.
In oltre 360 pagine, Schena, pur riprendendo la storia dell’Andrì di Oneta, allarga il cerchio ai villaggi minerari della Valle del Riso a Gorno ed Oneta intrecciando le vicende locali con quelle di un giovane tecnico minerario proveniente da Agordo (Veneto) che si trova ad operare al villaggio di Campello di Gorno. Il libro racconta la storia di una famiglia dall’ultimo decennio dell’Ottocento agli anni Sessanta del secolo scorso, con un’esistenza segnata dalle vicende dell’Italia: l’unificazione nazionale, la Grande guerra, l’emigrazione in America, il Fascismo, la Seconda Guerra Mondiale, la rinascita economica del dopoguerra. Tali vicende rappresentano solo l’imprescindibile sfondo e condizionamento della vita vissuta da un’intera comunità di minatori e di contadini che abitano una piccola valle, collaterale della Valle Seriana, lontana dai luoghi del potere e delle decisioni politiche.
“La società così rappresentata – spiega Antonio Carminati, direttore del Centro Studi Valle Imagna che modererà la serata – anziché essere contrassegnata dalla indubbia marginalità geografica, esprime un’intensa dinamicità di relazioni, di costumi antichi che si adeguano ai tempi, di valori che contrassegnano le scelte quotidiane ed esistenziali. Se le vicende che si susseguono, anno dopo anno, sono irrilevanti ai fini della grande Storia, si rivelano invece essenziali per comprendere la straordinaria dimensione della vita vissuta, con le speranze, le paure, i dolori e le gioie proprie di una comunità che la Storia, spesso inconsapevolmente, ha contribuito a costruire nel lavoro, nel sacrificio, nell’entusiasmo, nelle tragedie della quotidianità. Che in fondo per loro, come per ognuno di noi, rappresenta la personale, irripetibile eccezionalità”. La serata si Leffe, a ingresso libero, sarà introdotta dalla visione del documentario “La luce dei ricordi” del leffese Luca Capponi, utile ad evocare la storia di duro lavoro delle miniere, legate in Val Gandino e anche a Leffe all’escavazione della lignite.
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