Un monte considerato come luogo di pace e spiritualità, ma anche un’ottima palestra immersa nella natura, una meta che benefica corpo e mente e che è sempre più ambita dai turisti. A tirare le somme, sono novantamila tra escusionisti, fedeli e sportivi ad aver raggiunto la cima del Monte Guglielmo nell’arco di tre anni.
Un dato certificato dal rilevatore di presenze installato sulla cima del massiccio, a fianco della cappella del Redentore a metà estate del 2016 dal Comitato per il Redentore. I visitatori hanno testimoniato la loro presenza con un “clic” sul bottone. Quelli che hanno scalato il monte a piedi sono 82.900, i ciclisti che hanno percorso il tragitto in bicicletta sono 5.580, mentre quelli con gli sci sono 3.420. Numeri certi, ma non del tutto completi, considerando il fatto che non tutti sanno della presenza di questo rilevatore. Motivo per cui a breve sarà messa una freccia indicatrice per identificare il contatore. Un numero di turisti importante e soddisfacente per la comunità, in particolar modo per il Comitato ed il comune di Zone che, nel monte Guglielmo, hanno investito molto. Negli ultimi anni il Comitato ha valorizzato l’aspetto artistico della cappella con la realizzazione di quattro mosaici in vetro murano e la posa della statua di Paolo VI. Il comune invece ha costruito due nuove ferrate “Corna del bene” e “Corna delle capre”, portando in vetta l’elettricità e realizzato anche una strada che da Zone arriva alla vetta. Uno degli appuntamenti che attira molti fedeli sul Monte è la festa al Redentore, celebrata ogni terza domenica di luglio; quest’anno cadrà il 21. Ulteriore celebrazione che avverrà tra poco più di un mese è la messa di ringraziamento da parte del vescovo bresciano di Dello che salirà in vetta.
(Immagine presa dal Giornale di Brescia)