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Il mondo del libro bergamasco fa appello al Governo: non tagliate le risorse o le librerie indipendenti scompariranno

I librai e le libraie indipendenti di Bergamo scelgono la cornice della 65^ Fiera dei Librai per esprimere profonda preoccupazione per il futuro del mercato editoriale italiano, palesando gravi difficoltà sia per il mondo della varia che della scolastica.

Secondo i dati dell’Associazione Italiana Editori (AIE), le vendite di libri nell’editoria varia (romanzi e saggi) per il primo trimestre del 2024 registrano un sensibile calo pari a – 4,1% a livello di valore e – 4,8% a livello di copie rispetto all’anno precedente. Nel 2023 a livello nazionale sono stati venduti 111,9 milioni di libri per un totale di 1 miliardo e 697 milioni di euro di ricavi.

Le librerie indipendenti di Bergamo confermano questa tendenza, con un calo delle vendite evidente nei primi mesi dell’anno.

Un trend sicuramente aggravato, in un quadro di difficoltà generale per i redditi delle famiglie, da alcune scelte del Governo: la sostituzione della 18app con una misura simile legata al reddito Isee e non più universale sta provocando una significativa riduzione della spesa dei neo maggiorenni.

Il timore è che questo trend negativo possa continuare nel corso dell’anno, con l’entrata in vigore di nuove misure che influenzeranno ulteriormente il mercato. In particolare, verrà meno il bonus biblioteche (30 milioni di euro da utilizzarsi in gran parte nelle librerie, di cui mediamente 1,2mln per le biblioteche della nostra provincia) ed è stato più che dimezzato il tax credit librerie (da 18 a 8 milioni di euro).

Nel settore scolastico, i costi in crescita per le famiglie e le politiche aggressive di sottocosto non dichiarato della grande distribuzione organizzata (GDO) stanno mettendo a dura prova le librerie e le cartolibrerie locali. Inoltre, persistono problematiche legate ai ritardi nei rimborsi da parte dei comuni e alle richieste di sconti insostenibili sui testi della scuola primaria.

Attualmente in bergamasca, secondo dati della CCIAA operano 50 librerie, 137 cartolerie e 17 editori. Il 31% opera da oltre vent’anni, mentre il 37% ha più di 10 anni di attività. Il 2022 è stato l’anno più critico con tre chiusure fra le librerie e 11 cartolerie che hanno abbassato definitivamente la saracinesca.

Antonio Terzi, Presidente Confesercenti Bergamo e Presidente Sil: «Le librerie bergamasche, unendosi alla preoccupazione e alla mobilitazione dei librai di tutto il Paese, rinnovano l’appello ai politici locali affinché si attivino in ogni sede con proposte di provvedimenti che lascino intravvedere una nuova politica per il libro, la lettura e il sostegno alle librerie in pericolo. Un appello che vogliamo lanciare da un contesto positivo come è quello della Fiera dei Librai».

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