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Il mal di gola

Il mal di gola che in termini medici si definisce faringodinia, può riconoscere varie cause, ma le più frequenti sono le faringiti infettive o faringotonsilliti, quando il processo infiammatorio interessa anche le tonsille.
Le tonsille sono degli organi costituiti da tessuto linfatico, situati in posizione strategica, all’inizio delle vie aeree, che hanno un ruolo di protezione nei confronti di germi virus e sostanze nocive. Quindi l’asportazione terapeutica delle tonsille (tonsillectomia) va attentamente valutata. Negli anni sessanta e settanta veniva praticata molto più frequentemente di quanto non succeda attualmente.
Oggi la tonsillectomia si pratica solo quando le tonsille e le adenoidi (tonsille retronasali) hanno un volume eccessivo e causano problemi di respirazione, soprattutto durante il sonno, oppure quando le tonsille si infettano con elevata frequenza, causando tonsilliti ricorrenti.
Nella grande maggioranza dei casi le faringotonsilliti sono di origine virale (circa 70%) e quindi non richiedono terapia antibiotica e si risolvono spontaneamente in 7 giorni. Può essere utile una terapia sintomatica con farmaci anti infiammatori locali (spray, collutori, pastiglie orosolubili) che hanno lo scopo di ridurre l’infiammazione e il dolore, solitamente accentuato dalla deglutizione.
Spesso il mal di gola si associa a febbre, tosse, raffreddore, cefalea e raucedine.
Molti sono i virus responsabili delle faringiti, adenovirus, rinovirus, coronavirus. Anche il virus dell’influenza provoca quasi sempre, soprattutto in fase iniziale, una faringite. Un tipo particolare di faringotonsillite virale è la mononucleosi infettiva. Si tratta di una infezione sistemica provocata dal virus di Epstein Barr, frequente soprattutto tra i 15 e 35 anni. E’ chiamata anche malattia del bacio perché viene trasmessa per via orale. Si manifesta con febbre elevata, cefalea, dolori addominali e mal di gola. Oltre alla faringotonsillite è presente un diffuso ingrossamento dei linfonodi e della milza e si può associare un esantema. Spesso come complicanza interviene una infiammazione del fegato (epatite), con innalzamento delle transaminasi. Frequentemente residua una stanchezza intensa che può durare anche mesi dopo la guarigione. La diagnosi certa si raggiunge soltanto con l’esecuzione di un emocromo che evidenzia la presenza di linfociti caratteristici nel sangue (linfocitosi) associata a test anticorpali che evidenziano specifici anticorpi.
Più rare sono le faringiti e faringotonsilliti batteriche, che spesso sono difficili da distinguere da quelle virali, le placche sulle tonsille non sono, contrariamente a quanto si crede, tipiche delle forme batteriche, potendo essere presenti anche nelle forme virali. Nelle forme batteriche l’esordio è di solito più rapido, con cefalea intensa, con essudato purulento e con un maggior interessamento dei linfonodi del collo. L’agente eziologico delle faringotonsilliti batteriche è quasi sempre lo streptococco. Per la diagnosi differenziale tra forme virali e forme batteriche, in specifico da streptococco, è necessario ricorrere ad un tampone faringeo. Un tampone faringeo tradizionale richiede almeno 24-48 ore per la risposta, ma oggi abbiamo dei test rapidi (RAD), in grado di identificare la presenza dello streptococco in pochi minuti.
Un tipo particolare di faringotonsillite provocata dallo streptococco è la scarlattina, si tratta dell’unica malattia esantematica dell’infanzia ad essere di origine batterica e non virale. In genere colpisce bambini tra i 3 e i 10 anni di età. Al mal di gola in questo caso si associa una eruzione cutanea che interessa il volto, che appare molto arrossato, risparmiando però la zona intorno alla bocca (maschera di Filatow), l’eruzione si estende poi a tutto il corpo. Altro tipico segno della scarlattina è un intenso arrossamento della lingua con puntini più chiari (lingua a fragola).
La terapia si basa sulla somministrazione di antibiotici, quello di prima scelta è l’amoxicillina\acido clavulanico (Augmentin, clavulin ,neoduplamox) da somministrare 2 volte al giorno per 10 giorni.

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