Giovedì 6 luglio a Roma il Consiglio di Stato aveva in calendario la discussione del ricorso presentato contro la sentenza del Tar Brescia del maggio 2016, che prescriveva ai quattro ex amministratori di Selca di Berzo Demo di bonificare il sito, riconoscendoli responsabili della contaminazione.
Il Tar di Brescia aveva di fatto sostenuto la tesi sostenuta dal parlamento nazionale e da quello europeo che “Chi inquina paga”. Flavio Bettoni, presidente del Cda Selca dal 2007 al 2010 e Giacomo Ducoli, curatore della Selca fallita nel giugno 2010, avevano avanzato istanza al Consiglio di Stato contro, la sentenza del Tar che li obbligava a pagare. Analogo ricorso era stato presentato anche da Piergiorgio Bosio, amministratore unico Selca dal 1997 al 2007 e da Ettore Vacchina, procuratore speciale dal 2008 al 2009. Si tratta dunque di tre diversi ricorsi avverso la sentenza del Tar presentati al Consiglio di Stato sostanzialmente sulla medesima materia: il Consiglio di Stato ha deciso così di riunire i tre provvedimenti discutendone in un’unica udienza tra qualche mese. Mentre dunque la giustizia amministrativa fa il suo corso, il Comune di Berzo Demo e il Curatore fallimentare stanno cercando una via condivisa su una soluzione per smaltire i rifiuti stoccati all’interno della zona industriale, circa 50.000 metri cubi, parte nei capannoni in speciali bag di plastica e parte sui piazzali coperti da teli in pvc. Se la bonifica dell’area fisse frutto di un progetto condiviso, come potrebbe accadere dopo la conferenza dei servizi del mese scorso, a seguito della quale il curatore fallimentare dovrebbe aver individuato alcune aziende in grado di smaltire i rifiuti, si compirebbe un passo in avanti molto importante nell’intricata e delicata vicenda dell’area industriale ex-Selca. Nel frattempo, però, martedì 11 luglio sarà discusso al Tar di Brescia un altro ricorso presentato dal curatore fallimentare contro l’ordinanza del Comune, a firma Giambattista Bernardi, attuale sindaco di Berzo Demo, che gli impone di mettere in sicurezza anche la falda.