Trenord Vallecamonica

I pendolari di Trenord chiedono le dimissioni dell’Assessore Terzi

I continui disservizi imputabili a Trenord, quelli che 24 comitati delle dodici province lombarde definiscono «un consapevole processo di progressivo smantellamento del servizio ferroviario regionale» hanno spinto oggi 17 gennaio ha chiedere esplicitamente le dimissioni dell’assessore Terzi.
Secondo i pendolari è ormai è diventato impossibile utilizzare i treni e che «il trasporto pubblico lombardo e in particolare quello su ferro, di cui la programmazione e funzionamento ricadono nella piena competenza e responsabilità dell’esecutivo regionale, sta conoscendo uno dei suoi più cupi periodi, degradando continuativamente e in maniera ormai non più sostenibile».
Per porre rimedio a tali disagi, sarebbe necessario un cambio drastico nella gestione del sistema ferroviario regionale iniziando dall’assessore Terzi «largamente responsabile del disastro, attuando scelte politiche e gestionali inadeguate e sottraendosi sistematicamente al confronto con i rappresentanti degli utenti».
I comitati sottolineano che dalle 2.347 corse giornaliere del 2018 si è passati, secondo l’orario in vigore dal 10 gennaio, a meno di 1.800, senza contare la riduzione della lunghezza del percorso di molte tratte. «A tale riduzione vanno sommate le cancellazioni delle corse che, nei giorni scorsi, sono arrivate a punte del 25 per cento. Larga parte di queste criticità dipendono dal fallimento del programma di assunzioni di personale, nonché dallo smantellamento dell’Unità operativa dell’assessorato Trasporti appositamente dedicata».
Nella lettera al Governatore c’è un passaggio molto chiaro che riguarda l’Assessore con una richiesta «Siamo certi di poter confidare nella sua autorità di presidente della giunta – concludono i viaggiatori – perché affidi la delega ai Trasporti a persona più motivata e competente, perché la Lombardia abbia i servizi ferroviari che merita».

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