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“I.N.R.I. - Croce e Speranza”, a Gandino capolavori in mostra fra Basilica e Museo

“I.N.R.I. – Croce e Speranza”, a Gandino capolavori in mostra fra Basilica e Museo

Una doppia sede espositiva, per valorizzare ed indagare un ineguagliabile patrimonio artistico e di fede. E’ in programma a partire da venerdì 12 aprile a Gandino la mostra “I.N.R.I. – Croce e Speranza”, allestita nella Basilica di Santa Maria Assunta e nel vicino Museo di Arte Sacra. Nella monumentale chiesa seicentesca saranno esposti i crocefissi utilizzati nelle processioni dalle diverse confraternite, tuttora attive nelle comunità dell’Unità Pastorale di Gandino, Barzizza e Cirano, mentre in Museo si potranno ammirare i crocefissi più preziosi, attraverso uno specifico percorso utile a raccontare la devozione al simbolo per eccellenza del cristiano. L’iniziativa rientra fra le proposte delle Settimane della Cultura proposte dalla Diocesi di Bergamo ed è organizzata da Parrocchia e Gruppo Amici del Museo di Gandino in collaborazione con le Parrocchie di Barzizza e Cirano, le Confraternite, l’Istituto Suore Orsoline di Gandino. Si tratta di un’occasione unica per poter ammirare in un unico contesto i diversi capolavori di cui sono dotate le comunità. Va ricordato che il Museo i Gandino custodisce fra l’altro l’antico Crocifisso del Maestro di Helingenblut (1520 ca.) regolarmente esposto in Basilica nei giorni della Settimana Santa e la Croce (1400-1449) dipinta e sagomata. La croce presenta caratteri di assoluta originalità, in primis la pittura realizzata sia al recto che al verso della tavola, che denota una collocazione originaria dell’opera in modo da essere visibile da entrambi i lati. Risale probabilmente alla fondazione della chiesa di Santa Maria (precedente alla Basilica) nel 1421 o dopo la sua consacrazione nel 1430. La croce, destinata probabilmente anche all’uso processionale, era collocata al centro della chiesa quattrocentesca, ma per ordine di San Carlo Borromeo, in visita apostolica a Gandino nel 1575, fu spostata sotto l’arco trionfale nel presbiterio. Nel 1711 si staccò accidentalmente dall’arco e cadde a terra: forse in quell’occasione fu restaurata con pesanti ridipinture e collocata in sagrestia. Dopo il restauro del 1984 il corpo di Cristo, liberato dalla spessa ridipintura, è apparso delicato e anatomicamente corretto. Di grande rilievo anche la croce astile a doppia faccia in argento dorato, realizzata nel 1460 da Matreniano de Filippis. Committente della preziosa croce fu il Comune di Gandino, probabilmente in segno di riconoscenza per l’ambìto diritto di giuspatronato ottenuto nel 1455, in forza del quale spettava ai capifamiglia il compito di eleggere il prevosto. La Croce astile nel 2015 fu esposta a Palazzo Reale a Milano in coincidenza con Expo. La mostra “I.N.R.I. – Croce e Speranza” è aperta ogni sabato, domenica e festivi sino al 26 maggio dalle 14.00 alle 19.00, con chiusura biglietteria alle ore 18.00. Aperta anche dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 solo su prenotazione.

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