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I giovani di Coldiretti Bergamo studiano gli agrofarmaci per l’agricoltura di domani

I giovani di Coldiretti Bergamo studiano gli agrofarmaci per l’agricoltura di domani

Capire quale evoluzione stanno avendo gli agrofarmaci e i prodotti specialistici per la nutrizione delle colture, per prepararsi ad affrontare le nuove direttive previste dalla politica agricola comunitaria ed essere protagonisti di un modello di agricoltura sempre più sostenibile. Con questi obiettivi i giovani di Coldiretti Bergamo hanno promosso una visita alla Diachem di Caravaggio, una realtà leader del settore per quanto riguarda la produzione di prodotti per l’agricoltura.

“Abbiamo organizzato questa iniziativa – spiega Riccardo Comi, delegato dei giovani di Coldiretti Bergamo – perché riteniamo importante capire su quali prodotti possiamo contare per lo svolgimento della nostra attività. Non solo la Pac ci chiede precisi impegni sul fronte ambientale, anche l’invasione di insetti e organismi alieni portati nelle nostre campagne dai cambiamenti climatici e dalla globalizzazione è un problema con il quale ci dobbiamo confrontare sempre più spesso pertanto per noi è importante capire su quali strumenti possiamo contare per affrontarlo”.

Accolti dai titolari Francesca e Paolo Dubbini, alla Diachem il gruppo dei giovani agricoltori ha visitato gli impianti di produzione e di stoccaggio, ma anche il laboratorio dove vengono effettuati controlli e ricerche per erbicidi, fungicidi, insetticidi, fertilizzanti e prodotti biologici sempre meno impattanti e rispondenti alle esigenze degli agricoltori.

Per i giovani di Coldiretti Bergamo è stata un’occasione per sottolineare l’impegno del mondo agricolo nel coniugare il lavoro per l’approvvigionamento alimentare e la tutela dell’ambiente, due aspetti strettamente correlati.

“I giovani rappresentano il futuro del settore – precisa Comi – , per questo vogliamo ricordare che natura e agricoltore non sono in contrapposizione bensì sono complementari. Recentemente le attività agricole, ampliate dalla Legge di orientamento del 2001, sono state ulteriormente valorizzate. Sotto l’ombrello della multifunzionalità infatti la legge n. 24 del 28 febbraio 2024 ha assegnato espressamente un nuovo ruolo dell’agricoltore, quello di “custode dell’ambiente e del territorio”, un riconoscimento vero e proprio non più solo una identificazione generica della funzione di presidio e tutela dell’habitat esercitata dall’agricoltore”.

“Per noi – conclude Milena Crotti, communication manager di Diachem – è stato un piacere ospitare i giovani agricoltori di Coldiretti in quanto abbiamo diversi punti in comune: lavoriamo nella stessa filiera e soprattutto condividiamo l’esigenza di far conoscere, anche a chi non lavora nel settore, il ruolo fondamentale dell’agricoltura. Da sempre quest’ultima ha avuto un ruolo cruciale nella storia dell’uomo e oggi più che mai va sostenuta a fronte delle diverse sfide che dobbiamo affrontare. Tutto questo con la volontà e la consapevolezza che solo il lavoro di squadra ci farà raggiungere traguardi ambiziosi e necessari per un futuro in cui l’agricoltura diventi sempre più sostenibile a 360 gradi”.

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