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fattori di rischio cardiovascolare

I fattori di rischio cardiovascolare

Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte in Italia, è quindi fondamentale, per la salute pubblica individuarne i principali fattori di rischio.

I fattori di rischio cardiovascolari si dividono in 2 tipi: non modificabili e modificabili. I non modificabili sono 3 : 1) età 2) sesso maschile 3) ereditarietà. Come per tutte le patologie,anche per le patologie cardiovascolari l’incidenza aumenta con il passare degli anni. Il rischio è nettamente maggiore negli uomini rispetto alle donne prima della menopausa, con l’arrivo della menopausa la differenza è meno netta, per cui si è da sempre ipotizzato un effetto protettivo degli estrogeni. Per quanto riguarda l’ereditarietà, quanto scritto nel nostro DNA è fondamentale per l’incidenza di tutte le patologie e per ora non è ancora modificabile. Il nostro impegno per prevenire le patologie cardiovascolari deve essere perciò concentrato verso i fattori di rischio modificabili che sono: 1) Diabete. 2) ipertensione arteriosa.3) Fumo.4) Ipercolesterolemia 5) Sovrappeso 6) Sedentarietà.
Il diabete è un importante fattore di rischio cardiovascolare, tanto che il paziente diabetico deve essere considerato come un cardiopatico, è importante quindi sottolineare che in presenza di diabete è fondamentale il controllo glicemico con la dieta, con farmaci antidiabetici orali, che sono sempre più efficaci e quando necessario ricorrendo anche all’insulina. Ma nel diabetico si deve porre particolare attenzione anche al livello di colesterolo LDL (colesterolo cattivo) che deve essere mantenuto sotto i 100 mg/dl invece che i 130 nel soggetto non diabetico. Altro fattore di rischio molto importante per la cardiopatia ischemica è l’ipertensione arteriosa. La pressione arteriosa è considerata ottimale per valori di sistolica(massima) minori di 120 e di diastolica (minima) minori di 80, è considerata normale per valori di sistolica compresi tra 120 e 130 e di diastolica compresi tra 80 e 85, è considerata border line per valori compresi tra 130 e 140 di sistolica e tra 85 e 90 di diastolica. Si parla di ipertensione arteriosa per valori di sistolica sopra i 140 e di diastolica sopra i 90. Accorgimenti utili per prevenire l’ipertensione arteriosa e per limitarne comunque la gravità sono: limitare il consumo di sale, limitare il consumo di te e caffè, evitare un eccesso di liquirizia,evitare il sovrappeso. Quando poi è necessaria una terapia anti ipertensiva il farmaco va assunto costantemente e non va mai sospeso,tanto meno quando si sono raggiunti valori normali di pressione arteriosa, l’eventuale sospensione va sempre decisa dal medico curante. Il fumo di sigaretta è il più importante fattore di rischio cardiovascolare nei giovani e nelle donne prima della menopausa, aumenta di 5 volte la possibilità di infarto miocardico. Il tabagismo è in diminuzione nei maschi ed è invece in aumento nelle donne. Ovviamente nel caso del fumo l’unico intervento possibile è smettere di fumare. La disassuefazione dal fumo non è semplice e richiede impegno e convinzione, anche se attualmente esistono in commercio farmaci o presidi come la sigaretta elettronica, i cerotti o gli spray a base di nicotina, che possono essere un valido aiuto. E’ molto più semplice non iniziare a fumare! E’ importante quindi fare prevenzione spiegando ai ragazzi i danni provocati dal fumo e spiegando anche che rifiutare la prima sigaretta offerta può migliorare nettamente la propria salute futura. Il sovrappeso e soprattutto l’obesità sono altri importanti fattori di rischio. Per classificare il sovrappeso e l’obesità bisogna far riferimento non al peso ma all’indice di massa corporea o BMI (Body Mass Index),che è il risultato del peso diviso il quadrato dell’altezza. Il BMI è normale fino a 25. Si definisce in sovrappeso una persona con un BMI compreso tra 25 e 30, obesità di primo grado è quando il BMI è compreso tra 30 e 35, obesità di secondo grado quando il BMI è tra 35 e 40 e obesità di terzo grado quando il BMI è superiore a 40. Il sovrappeso si combatte con una sana alimentazione con la giusta quantità di calorie, ricca di frutta, verdure e cereali. Vanno evitate le diete sbilanciate e monotematiche fai da te. Molto meglio seguire la nostra dieta mediterranea che per la sua importanza per la nostra salute è stata nominata patrimonio immateriale dell’Unesco. Naturalmente per un buon controllo del peso corporeo è fondamentale anche la costante attività fisica, che è anche l’unico modo per poter alzare il livello di colesterolo HDL, definito anche colesterolo buono o colesterolo spazzino, in quanto tiene pulite le nostre arterie.

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