I carabinieri sono tornati nella casa dei genitori di Manuela Bailo, la 35enne uccisa ad agosto 2018 da Fabrizio Pasini, collega d’ufficio, sposato e padre di due figli, di cui si era innamorata e che l’ha ammazzata al termine di una lite.
I militari hanno chiesto alla madre della vittima oggetti appartenuti alla figlia per recuperare tracce di Dna e hanno prelevato alcune spazzole per i capelli. Probabilmente in vista di nuovi esami da inserire nel fascicolo di indagine del sostituto procuratore Carlo Milanesi che ancora non ha chiuso l’inchiesta a carico di Fabrizio Pasini, in carcere con l’accusa di omicidio volontario.
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