Un blitz dei carabinieri di Merate e di Lecco ha permesso di liberare un 60enne di Verderio rapito da tre nomadi, tra i 30 e i 35 anni, di Calusco d’Adda: i tre ora sono detenuti al carcere di via Gleno a Bergamo con l’accusa di sequestro di persona e rapina.
L’operazione è scattata nel pomeriggio di martedì 23 luglio a Calusco. Il 60enne era stato sequestrato la notte tra lunedì 22 e martedì 23 dai tre rom che si volevano rivalere su di lui dopo che avevano scoperto una serie di ammanchi da un conto postale. I tre nomadi avrebbero scoperto che un 25enne con cui erano in contatto e che si prestava a prelievi di soldi da una Poste Pay, formalmente intestata a lui ma di fatto utilizzata dal gruppetto, aveva “sgarrato”. Il giovane, residente a Verderio con la famiglia, forse stanco delle vessazioni dei nomadi aveva simulato lo smarrimento della carta e se ne era poi fatta intestare una seconda, con la quale aveva iniziato a fare degli acquisti senza dare spiegazione al resto del gruppo. Scoperto l’accaduto, i tre hanno deciso di vendicarsi prelevando il padre del giovane dalla sua casa di Verderio e portandolo oltre il ponte dell’Adda, dove è stato costretto a fare un prelievo di denaro e a consegnarlo ai suoi aguzzini che, per vendicarsi dello sgarro subito e per mettere in guardia il giovane, hanno deciso di trattenere il padre. Quando il 25enne ha compreso la gravità dell’accaduto ha avvertito i carabinieri di Merate e di Lecco che hanno avviato le indagini estese sulle due rive dell’Adda. Dopo una serie di appostamenti, i militari dell’Arma sono riusciti a risalire all’abitazione dei nomadi dove era segregato il 60enne. I carabinieri sono quindi intervenuti con un blitz, liberando l’ostaggio e arrestando i tre nomadi che ora sono detenuti al carcere di via Gleno a Bergamo con l’accusa di sequestro di persona e rapina.