Assemblea dei cacciatori del comprensorio alpino di caccia C3 della Vallecamonica a Breno copn forti discussioni e mancata approvazione del bilancio. Presenti circa 140 cacciatori: alcuni dei più delusi hanno letto un documento in cui viene criticato l’operato del presidente del C3 Modesto Pessognelli e del comitato di gestione.
La critica contenuta nel documento è rivolta al comportamento di alcuni componenti del direttivo che, secondo i dissidenti, è carente nell’attività venatoria, mentre la situazione impone risposte concrete. Gli addebiti verso il direttivo iniziano dal mancato confronto con gli stessi cacciatori e commissioni su temi venatori e ambientali, quali ad esempio la gestione del cinghiale. Una mancanza di informazione e condivisione delle scelte viene rinfacciata soprattutto per il modo con cui sono stati spesi 3mila euro di un rimborso: metà per la reintroduzione di lepri e metà di caprioli in aree nuove dato che le lepri sarebbero state acquistate dal presidente e da un membro del consiglio senza informare gli altri componenti e neppure la commissione apposita. Poi, all’insaputa della maggioranza, i caprioli sono stati rilasciati in una zona non ancora interdetta alla caccia. Tutto questo è stato portato a conoscenza del comitato a fatti avvenuti e senza spiegazioni, sempre secpondo i rileivi avanzati dai dissidenti. Ora si attende una nuova convocazione dell’assemblea per giungere poi all’approvazione del bilancio perché l’attività del comprensorio non ne venga penalizzata.