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Nubifragio Fonteno

Gravi danni del maltempo in Val Cavallina e sul Sebino

Eccezionale ondata di maltempo ieri sera tra le 18 e le 19 specie sul Sebino e in bassa valle Camonica e a certificare quanto accaduto c’è un dato diffuso del Centro Meteo Lombardo: alle 18,08 la centralina di Costa Volpino ha registrato una intensità della pioggia pari a 228,6 millimetri all’ora (si considera nubifragio quando i millimetri sono 30 all’ora).

Si tratta di una misurazione «istantanea», che permette di calcolare quanta acqua sarebbe caduta se per un’ora avesse piovuto con la stessa intensità. In realtà, il fenomeno è stato concentrato in pochi minuti, tanto che alla fine della giornata le precipitazioni totali registrate dalla stessa centralina arrivavano a 36,1 millimetri di pioggia. Dunque una situazione con devastanti conseguenze come sulla litoranea del lago tra Riva di Solto e Tavernola sono caduti sei smottamenti provocando l’isolamento di diversi automobilisti, a Fonteno è stato danneggiato il ponte che conduce al paese e il centro abitato è rimasto isolato, in Val Cavallina è rimasta bloccata per un paio d’ore la provinciale che da Endine va verso Monasterolo. L’acqua, esondando dalle vallette laterali, ha rotto gli argini e allagato box e scantinati ovunque. Tutto è iniziato verso le 17,30, quando in pochi istanti il cielo si è fatto plumbeo e il vento ha iniziato a soffiare con estrema forza fino alle ore 18.00 quando sono cominciate a cadere le prime gocce d’acqua trasformatesi poi in un nubifragio. Automobilisti bloccati tra diversi fronti franosi come dalla località Zu dove si è interrotta la strada da un primo smottamento ma anche a Riva di Solto, nel frattempo, era scesa un’altra frana bloccando totalmente la circolazione. Le vallette che scendono da Fonteno e da Parzanica si sono ingrossate e i torrenti sono esondati trascinando nel lago una enorme quantità di detriti: tronchi, sassi e tanto fango tanto che il lago, per una vasta superficie ha addirittura cambiato colore . Gli smottamenti più rilevanti sono stati a Parzanica, a ridosso del sollevatore dell’acquedotto, e a Riva di Solto, nei pressi del Camping 30 Passi dove i VVF volontari di Lovere hanno accompagnato gli ospiti del campeggio all’interno del vicino ristorante. Momenti di paura tra Riva e Tavernola con altre tre auto rimaste bloccate tra due frane. Da Tavernola è stata coordinata una rapida pulizia della strada per consentire alle auto di ripartire ma la litoranea è stata chiusa. Situazione critica anche a Fonteno dove il passaggio di un pesante mezzo dei vigili del fuoco che stavano giungendo in paese per intervenire nell’emergenza ha provocato il collasso del ponte che scavalca la valle di San Faustino, lungo la provinciale: in mezzo al ponte si è formata una voragine e i veicoli non possono transitare: rimane percorribile solo la vecchia strada agrosilvopastorale che raggiunge poi Solto Collina. A Endine è esondata la valle del Ferro sono state allagate diverse case, garage e cantine. Anche a Parzanica i torrenti che passano in paese sono stati intasati da tronchi, massi, detriti e, su alcune strade intere lastre di asfalto sono saltate a causa delle violente infiltrazioni e l’enorme quantità d’acqua scesa in pochi minuti non è riuscita a scorrere fra i ruscelli che scendono dal monte Creò, facendo scoppiare in più punti la strada che collega Parzanica a Vigolo, portando a valle ogni tipo di detrito e bloccando la parte alta del paese con gravi danni anche per l’accumulo di detriti portati da una frana. Disagi anche in bassa Valle Camonica dove come avviene ad ogni temporale si è allagata piazza Matteotti e auto sono rimaste bloccate nel sottopassaggio vicino al centro commerciale Adamello. Solo a Darfo sono dovuti intervenire i VVF di Boario una decina di volte per box e scantinati allagati, un ascensore bloccato, automobilisti con le loro vetturette con l’acqua alle portiere e una montagna di ghiaia, sabbia e foglie che hanno invaso strade e portici di Boario Terme. La situazione più significativa di quanto accaduto al condominio Alpinisti e dell’edificio adiacente che ieri pomeriggio erano stato invasi da fango e acqua finiti nei garage dopo che alla strada che sale poi verso Gorzone veniva giù una enorme quantità di fango e acqua dovuti al nubifragio che stava giungendo dalla Val di Scalve e si è abbattuto su Boario e Darfo. Davanti alle Terme si è accumulata una montagna di detriti che hanno invaso anche i portici. Fiumi d’acqua in corso Zanardelli dove non si registrano danni particolari. Venti centimetri d’acqua hanno allagato piazza Matteotti all’incrocio con corso Lepetit e qui, oltre ai vigili del fuoco,sono intervenuti i volontari della Protezione civile per deviare il traffico e poi i soliti immancabili problemi al sottopassaggio della Ss42 a Bessimo, nei pressi del centro commerciale Adamello, dove più di 50 cm d’acqua hanno costretto, ancora una volta come già spesso in passato, i vigili del fuoco ad intervenire con le pompe idrovore per liberare questo vero e proprio buco ricolmo d’acqua. Della pioggia in bassa Valle Camonica e sull’alto Sebino ne ha subito risentito il livello del nostro Sebino che dopo essere stato per diversi giorni vicinissimo alla soglia dei 110 cm. sopra lo zero idrometrico al misuratore di Sarnico (quota che corrisponde al limite di concessione), ieri sera in un paio d’ore ha sfondato questa misura proprio in seguito all’eccezionale ondata di maltempo. Alle ore 18,30 il lago misurava 111,3 centimetri e già alle ore 21.00 era salito a quota 113 centimetri. Alle 18,30 a fronte di un afflusso di 114 m³ al secondo, il deflusso era di 74,8 m³ al secondo. Vista la situazione ,de finita preoccupante alle ore 21.00 sono state aperte le paratie della diga e il deflusso era salito a 106,4 m³ al secondo, ma, nel frattempo anche l’afflusso era aumentato, fino ad arrivare a 125 m³ al secondo: una quantità di acqua impressionante, che ha portato il lago vicino ai massimi del periodo: comunque tutto è sotto controllo.

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